venerdì 26 febbraio 2010

Corruzione in prescrizione

“S’ode a destra uno squillo di tromba e a sinistra risponde uno squillo”; scomodiamo Alessandro Manzoni e il suo Conte di Carmagnola per parlare della recente caduta in prescrizione di David Mills e dei suoi reati di corruzione, scatenando il solito delirante teatrino tra i nostri rappresentanti politici.

Il fatto quindi è accaduto, ma dieci anni fa e quindi non è più perseguibile penalmente. Ora non entrerò nei meandri della Giustizia italiana, troppo complicata e controversa per un semplice e ignorante cittadino, ma da un anno sento parlare di questo caso e ora mi ritrovo che “si, c’è stato, ma è successo tanto tempo fa”. Allora che li processiamo a fare ? Perchè si litiga per reati che poi non sono penalmente perseguibili solo per decorrenza dei tempi ? Io credo che la corruzione non abbia tempo nè età, e lo dimostrano i recenti fatti di cronaca, e che se si è compiuta, il colpevole debba pagare. Non ne faccio una questione di colore politico, ma di moralità, di serietà di una classe dirigente che se la sta giocando a colpi di Lodo e quant’altro. Credo nell’innocenza fino a quando la colpevolezza non viene pienamente dimostrata e penso che a chiunque ricopra un ruolo istituzionale o pubblico sia più conveniente uscirne pulito che con la macchia di una prescrizione. L’italico volgo chiede di poter credere nell’onestà di chi guida il Paese, di manager che gestiscono le aziende nelle quali lavora, di chi di questi lavoratori difende gli interessi, perchè questa è la nostra vita, perchè queste sono le basi per il futuro dei nostri giovani. Ma nella Repubblica delle Banane, tutto ciò sembra essere solo l’utopico sogno di chi invece sta vivendo un incubo.

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