martedì 4 maggio 2010

Eyja: avrei due paroline da dirvi

Ciao, vi ricordate di me ? Sono l’impronunciabile vulcano islandese che qualche settimana fa ha mandato in tilt il vostro super tecnologico mondo per un naturale sbuffo di lava. Scusatemi se oggi torno di attualità, ma purtroppo un po’ del fumo del mio stomaco vaga ancora tra le minacciose nubi di questo piovoso maggio e così i cieli della verde Irlanda non vedranno sfrecciare i vostri uccelli di ferro.

Solo per oggi però, perchè domani tornerà tutto normale, semprechè di normalità si possa parlare con quello che voi uomini state facendo al mondo. Eh si, cara razza evoluta, perchè se rientra nel ciclo della natura che io, di tanto in tanto, sbuffi, è assurdo quello che state combinando con le vostre trivelle nel Golfo del Messico, ridotto a groviera per cercare quell’oro nero che poi trasformate in deleterio inquinamento. State uccidendo il mare con quei milioni di ettolitri che quotidianamente la vostra stupidità sputa fuori, distruggendo la flora marina, stroncando chissà quanti silenziosi ed inermi pesciolini, il tutto in nome di quel dio denaro che vi annebbia vista e cervello, che vi rende più bestie delle bestie, che vi spinge per bramosia ad uccidere il prossimo. E con quel vile denaro qualcuno pensa di poter lavare via il disastro che ha combinato ? Ci vorranno mesi, hanno detto i vostri esperti, per tappare la falla; forse non basteranno millenni per risanare i vostri delitti. Sento dire che qualcuno avrebbe previsto la fine del mondo per il 2012: andando avanti di questo passo, riuscirete nella straordinaria impresa di arrivare prima persino della natura se continuerete a depauperare il pianeta e ad avvelenarlo, giorno dopo giorno, in nome della vostra stupida avidità. E poi vi adirate se di tanto in tanto io e i miei fratelli dobbiamo deglutire…

Nessun commento:

Posta un commento