martedì 11 maggio 2010

La TV delle "ragazze normali"

“Pensare ad un canale per il pubblico femminile è una sfida avvincente.Perché i dati ci dicono che si tratta di un pubblico mobile, dinamico, e aperto alle novità.” Così parlò Massimo Donelli, direttore di Canale 5, nel presentare il nuovo canale Mediaset La5, disponibile gratuitamente dal 12 maggio sul digitale terrestre. Una rete pensata per le donne (ma non solo) tra i 15 e i 34 anni che rappresentano il 64 % del pubblico televisivo. Un popolo femminile curioso, volitivo, tecnologizzato e capace di vincere le proprie sfide personali, "ragazze normali insomma e non veline".

E la donna di La5 sarà un mix tra Alessandra Mastronardi, più Alessandra Amoroso e Alessia Marcuzzi, ma anche Silvia Toffanin e Vanessa Incontrada. Ce n'è per tutti i gusti, insomma; a partire dall'overture, "Le nuove mostre", condotta da Federica Nargi e Costanza Caracciolo, "ragazze normali, non veline". La battuta viene spontanea: visto che tutte le reduci dalle grandi trsmissioni delle reti Mediaset non riescono a trovare una collocazione nelle tre ammiraglie (o in Parlamento), allora che si crei un altro contenitore dove, affiancati a nuovi e segretissimi programmi, verranno riproposti i momenti migliori della femminea esaltazione in tivù: dalle sfilate di Ciao Darwin alle pennellate di La Pupa ed il Secchione, dalle petulanti pretendenti di "Uomini e donne" a capolavori quali "Così fan tutte". Qua e là, qualche spruzzata di Grande Fratello, qualche spezzone di Buona Domenica o Un, Due, Tre, Stalla e come dessert il mirabolante salotto di Silvia di Pier Silvio Toffanin. Questo sarà, in sintesi, il palinsesto di una televisione, nata e fatta per le donne, "ragazze normali, non veline": cioè il prototipo standard della donna autentica, quella che lavora, che cresce figli, che fatica tutti i giorni per ritagliarsi una fetta di gloria in un mondo tipicamente maschilista. Speriamo di sbagliare, ma il dubbio che sia l'ennesimo prodotto basato sul clichè a base di curve e con poco cervello pervade fortemente i nostri convincimenti, con la speranza che quel mondo femminile, dai 15 ai 34 anni, stravolga tali timori e lasci alle "non veline" di Donelli il loro nuovo canale digitale.

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