lunedì 16 maggio 2011

Parole al Vento


Parole al vento, frasi dette e poi ritrattate, un variegato campionario di questi giorni tra la politica della vita e quella dello sport. Affermazioni che fanno discutere, che vengono scolpite nella pietra a memoria d’uomo e che sempre più allontanano le persone serie da un’Italia, ormai, abbandonata in mare come un barcone derelitto.
Inizia Letizia Moratti, non paga del capolavoro compiuto negli studi di Sky Tg24: “Io - ha detto il sindaco, dopo aver partecipato alla registrazione di una tribuna elettorale alla Rai - ho sottolineato una vicenda che politicamente ha visto in quegli anni Pisapia avere frequentazioni di quel tipo, avere frequentazioni di personalità ben precise. Ho citato una sentenza perché dimostrava quello, cioé la frequentazione di terroristi".

Dimentica la Moratti le molte frequentazioni mafiose di tanti suoi compagni di merenda, tra sindaci, assessori, parlamentari sotto inchiesta o già condannati, amici di quella stessa ‘Ndrangheta che sembra ormai essere padrona della sua Milano.

Silvio Berlusconi, 20 marzo 2010: “Vogliamo anche vincere il cancro che colpisce ogni anno 250mila italiani e che riguarda quasi due milioni di nostri cittadini.” L’altro ieri: “Gli stessi pm sono ancora lì a ripetere lo stesso tipo di eversione: è una patologia, è un cancro della democrazia che dobbiamo estirpare"

Ecco il cancro che voleva estirpare un anno fa, anche se 250 mila persone perseguitate dai Pm sembrano un po’ tante. Potrebbe affidare la campagna al nuclearista Veronesi, esperto del settore, ma forse è più sicura la tagliola di Angiolino Alfano.

Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica agli studenti: “In altri paesi i parlamentari investiti da uno scandalo si dimettono, mentre in Italia ”abbiamo uno scala di giudizio un po’ diversa”.

Vero Presidente, ma una domanda è d’obbligo: come si comportano i Presidenti di quegli stessi Paesi quando viene proposto a Ministro per lo Sviluppo Economico uno indagato per Mafia (Romano) o a Ministro degli Interni uno condannato in primo grado a 8 mesi per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale?

Andrea Agnelli: «Uscire dalla Lega di A? Non ci precludiamo niente - continua Agnelli -. Se dobbiamo pensare di spostare le cinque squadre in un'altra Lega, valuteremo”

Tutte e cinque no, caro Andrea, perché anche in Austria o in Svizzera rischieremo di finire sempre alle spalle delle altre quattro e di non partecipare, così, alla Champions League.

L’ultima non è una frase, ma riguarda comunque la comunicazione. Cari Libici, volete cortesemente mettere la data sotto i filmati in cui appare il terrorista Gheddafi ? Non per altro, ma ci hanno smenato per anni che avevano colpito Saddam Hussain e lui di tanto in tanto appariva lasciando il dubbio che fosse ancora vivo. Stessa sorte per Bin Laden, da sette anni abbandonato in enorme villa mentre noi bombardavano, pensando di averlo colpito, le montagne afghane. Vogliamo evitare di pensarlo morto mentre magari lui se la gode alle Hawaii ?

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