
Gli si potrà rimproverare di non essere un personaggio alla Mc Enroe o Agassi, ma chiunque incroci i suoi colpi finisce schiacciato dalla poesia del suo rovescio, dalla precisione del suo servizio, da un acume tattico che lo rendono quasi invincibile. 6-3, 6-4, 7-6 e anche l’ottimo Murray di questi tempi ha dovuto innalzare bandiera bianca mentre noi italiani, ormai orfani da immemore tempo di un idolo locale da esaltare, non possiamo che inchinarci ed estasiarci di fronte al re del Tennis degli anni 2000.
Nessun commento:
Posta un commento