martedì 23 marzo 2010

Divini Strali

Usando come metafora una partita di calcio, potremo dire che “E’ entrato in tackle come Gentile ai tempi del mondiale ‘82″ scuotendo l’opinione pubblica e riaprendo, se mai fosse stata chiusa, la diatriba tra Potere Temporale e Potere Spirituale della Chiesa.





Ha tuonato, il Cardinal Bagnasco, e lo ha fatto apertamente seguendo “una linea ormai consolidata che sinteticamente si articola su una piattaforma di contenuti che, insieme a Benedetto XVI, chiamiamo valori non negoziabili, e che emergono alla luce del Vangelo, ma anche per l’evidenza della ragione e del senso comune. Essi sono – ha proseguito – la dignità della persona umana, incomprimibile rispetto a qualsiasi condizionamento; l’indisponibilità della vita, dal concepimento fino alla morte naturale; la libertà religiosa e la libertà educativa e scolastica; la famiglia fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna”. Il Presidente della CEI scaglia pertanto i suoi strali, in piena campagna elettorale, contro l’aborto, la convivenza, i gay, eccetera eccetera. Arroccato su posizioni che definire anacronistiche è poco, parlare di mancanza di solidarietà sociale quando “si rifiuta o si sopprime la vita, specialmente la più debole” nel momento storico che sta vivendo la Chiesa è alquanto discutibile. Pur condividendo che l’aborto non debba essere utilizzato come strumento anticoncezionale, e comprendendo le ragioni per cui la Chiesa si schiera contro, perchè sottacere che quella solidarietà sociale e quell’amore verso le vite più deboli (i bambini soprattutto) sono state violentate proprio da coloro per i quali viene invocata indulgenza verso chi si pente ? Forse la Chiesa dovrebbe dare più spazio e più voce ai suoi tantissimi rappresentanti che ogni giorno svolgono compiti rischiosi per salvaguardare vite messe a rischio da malattie e dall’indifferenza del mondo anzichè lanciare anatemi da Santa Inquisizione e svolgere un compito fondamentale nella sconquassata società moderna: essere portatrice di valori morali. “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”: nessuno la può scagliare, tantomeno chi si è macchiato di un crimine così grave come la pedofilia.

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