giovedì 25 marzo 2010

Il treno dei desideri

Abbandonati nel silenzio più assoluto, in attesa di un treno che non verrà. Tristi e solitari nella stazione di una città da amare, che però annega nell'assoluta indifferenza i suoi figli pendolari, alla ricerca di un'informazione che non c'è perchè ormai da tempo polvere e ragnatele la fanno da padroni.

Buona per farci un film, qualche spinello nella sala d'attesa e nulla più. Squilla il telefono della stazione più vicina, due, tre, quattro volte ma nessuno risponde. "C'è sciopero - è il commento di uno stanco viaggiatore - vorrai mica che ti rispondano ?" Già, c'è lo sciopero, con le fasce garantite che non sono garantite, con un numero verde che diventa rosso per la vergogna delle risposte che ti da. Lo sciopero, diritto insindacabile e da difendere, portato avanti da quegli stessi soggetti (Or.Sa esclusa) che con un colpo di biro hanno eliminato il doppio macchinista sui treni: chiedete ai viaggiatori del Torino Savona delle 6 del mattino cosa ne pensano dopo essere stati abbandonati in stazione per un malore improvviso del conducente. Scioperano i ferrovieri, perchè il Piemonte ha aperto gare d'appalto per il trasporto pubblico locale e Trenitalia ora teme. Teme di perdere i 5.167 convogli soppressi nel 2009, o gli infiniti ritardi accumulati giorno dopo giorno, ora dopo ora, ma soprattutto i 180 milioni di Euro che la Regione sborsa. Ma non teme di perdere noi, pendolari aggrappati alle loro carrozze, i nostri abbonamenti, la nostra universale pazienza che scema di giorno in giorno sulle panchine di un binario morto. Difendiamo il diritto al lavoro, ci mancherebbe altro, ma anche il diritto di poterci andare al lavoro; e migliorando, Trenitalia non farà solo un servizio ai viaggiatori piemontesi, ma anche ai tanti convinti che queste gare di appalto abbiano già in N.T.V. il logico vincitore. Il perchè ? Wikipedia, please.

Nessun commento:

Posta un commento