mercoledì 10 marzo 2010

Tutti in Piazza

E’ ormai scontato che questo mese di marzo sarà ricordato, oltreché per le copiose ed inusuali nevicate, anche per le tante manifestazioni di piazza minacciate ed organizzate dai vari schieramenti politici. Scenderà la Sinistra del PD per attaccare il decreto salva liste di berlusconiana memoria che ha funzionato in Lombardia. Scenderà la Destra per attaccare chi nel Lazio non ha ritenuto valido lo stesso decreto; scenderà Di Pietro per attaccare tutti, senza distinzione di sorta. Scenderà Epifani con la sua CGIL per attaccare la deflagrazione dell’Articolo 18 e dei diritti dei lavoratori. Insomma: tutta l’Italia scenderà in piazza a manifestare contro qualcuno e qualcosa, e non mancheranno di certo anche le Forze dell’Ordine, per evitare scontri e incroci pericolosi per l’incolumità delle persone. Tralasciando la protesta sindacale legittima e giustificata (ma perché le altre sigle non partecipano allo sciopero ? I lavoratori hanno status diverso a seconda della tessera che posseggono ?), mi chiedo a cosa serva la piazza se non a nascondere la povertà di una classe politica che urla, sbraita, insulta, minaccia e che pare aver perso una delle regole fondamentali del vivere sociale: il dialogo ed il buon senso. Della Destra ho già parlato in altri tempi, ma anche alla Sinistra si deve chiedere con vigore di uscire dalla mediocrità e di proporsi seriamente, senza isterismi o insulti che non fanno che rafforzare l’immagine del “nemico politico”. Trovare un accordo che permetta democratiche elezioni è un dovere di tutti e un accordo lo si deve trovare in sede politica, nei palazzi adibiti a tale scopo e non urlando in piazza che la libertà è minata da questa o da quella fazione. Attoniti e sfiduciati, assistiamo a questo teatrino che purtroppo gioca sulla nostra pelle, perché le vere marionette, alla fine siamo noi.

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