giovedì 11 marzo 2010

Il Diavolo parla Inglese

Ora ne abbiamo la certezza: il Diavolo non solo veste Prada ma parla correttamente anche l’Inglese. Nella sida “infernale” dell’Old Trafford i ragazzi di Sir Alex Ferguson schiantano il Milan eliminandolo dalla Champions League ed infliggendogli una sonora lezione di calcio. Il 4 a 0 maturato dopo una gara accorta e tatticamente perfetta, non lascia dubbi e rimpianti ma soltanto uno strascico di sottili polemiche ed amare riflessioni.

E’ così mestamente povero il nostro football se la seconda squadra d’Italia viene surclassata in maniera tanto netta dal Manchester United ? Se la Fiorentina poteva lamentarsi per i torti arbitrali subiti, Milan e Roma purtroppo non hanno alibi a cui aggrapparsi, se non un’inattesa quanto evidente manifesta inferiorità. Si, è vero che l’assenza di Pato pesa nei meccanismi del gioco rossonero, ma la squadra pare “bollita” in tutti i suoi elementi a cominciare da quel Ronaldinho lontano parente del giocatore eclettico che fu. Se poi anche le colonne Ambrosini e Pirlo falliscono, allora non ci rimane che toglierci il cappello di fronte alla classe di Rooney, alla duttilità di Fletcher e soprattutto al Grande Vecchio del calcio mondiale: quel Sir Alex Ferguson che, pur perdendo un talento come Cristiano Ronaldo, continua a costruire squadre solide con una coralità di manovra sorprendente ed armoniosa. Complimenti dunque allo United e ai suoi tifosi, signori nell’applaudire l’ex gioiello di casa, David Beckham, al suo ingresso nel suo vecchio stadio: avranno anche gli Hooligans, ma almeno non si sentono i “Buh” razzisti quando un giocatore di colore tocca palla.

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