giovedì 11 marzo 2010

Real: uno choc Galacticos

Riderà Michel Platini che in tempi non sospetti aveva pesantemente criticato la campagna acquisti miliardaria del Real Madrid, in completa distonia con la recessione economica che sta erodendo il nostro mondo: le Merengues escono, per la sesta volta, agli ottavi della Champions League con la testa bassa e sonoramente fischiati dal loro pubblico.

L’impresa (se di impresa ormai si può trattare) la compie il Lione, signore di Francia saccheggiato nel tempo dal market store del calcio europeo, ma sempre in grado di ricostruire una squadra competitiva. Eppure l’inizio era stato positivo per i ragazzi di Pellegrini, subito in goal con la stella Ronaldo e proiettati nell’illusione di una pratica simile ad una passeggiata. Ma il possesso palla risultava sterile se non supportato dall’estro di un Kakà apparso l’ombra del grande giocatore conosciuto in rossonero e da un Higuain balbettante che non riusciva a ribadire la fama di goleador conquistata a suon di prodezze in terra iberica. Con questi presupposti, la beffa a firma Pianjc è sembrato il giusto ed inevitabile epilogo di una storia scritta a suon di miliardi e che avrebbe dovuto conoscere il suo epilogo proprio in quello stadio, a Maggio; ma a Maggio, nella finale madrilena, non ci sarà posto per le strapagate Merengues.

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