martedì 20 aprile 2010

Montezemolo lascia la Fiat

In casa Agnelli si è creata una nuova figura professionale: il traghettatore. Dopo Zaccheroni, che guiderà la barca Juventus fino a giugno cercando di tapparne le troppe falle, eccone un altro che lascia, a sorpresa, la casa Madre. Luca Cordero di Montezemolo, tra venti giorni, non sarà più il Presidente di Fiat, il cui comando passa nelle mani di John Elkann.



Lo fa, pur rimanendo nel Consiglio di amministrazione della casa torinese e mantenendo la carica di numero 1 della Ferrari, proprio alla vigilia della presentazione del piano industriale del Gruppo nel quale Sergio Marchionne (il vero leader) presenterà agli analisti finanziari il piano strategico 2010-2014 e le probabili novità sul futuro assetto del gruppo che riguarda anche il ruolo della Famiglia Agnelli.
Il piano Fiat indicherà gli obiettivi finanziari e industriali, ma chiarirà anche finalmente se la strada che Marchionne intende imboccare è quella dello scorporo dal gruppo del settore auto per collocarlo in Borsa. Le ipotesi allo studio sono due: quella di creare una società nella quale fare confluire le attività auto di Fiat e Chrysler lasciando nella vecchia società le altre attività industriali (Iveco, Cnh, Teksid, Magneti Marelli, Comau) oppure, in alternativa, togliere dalla Fiat le attività non auto.
Al di là di quanto verrà domani annunciato, è curioso il tempismo con cui si intrecciano una certa campagna di stampa (L'Espresso) e la decisione di Montezemolo di lasciare una Presidenza certamente poco comoda nell'ottica di una sua futura discesa in politica: che si stia preparando il terreno per un'alternativa di Centro all'attuale governo B. ? In fondo, i tasselli del mosaico paiono quadrare: Fini potrebbe uscire con il suo manipolo dal Centro Destra e formare, con Udc e quell'elettorato moderato di sinistra che mal sopporta gli estremismi rossi, una coalizione con a capo proprio il Divino Luca, personaggio che dai sondaggi pare essere la vera e unica alternativa al Cavaliere Errante.
Sarà così ? Per intanto si definisce "sereno, contento e sollevato" per la scelta, come a presagire imminenti catastrofi nell'ambito del Gruppo da lui fino ad oggi presieduto.

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