mercoledì 7 aprile 2010

Inter: Messi male ?

La campagna russa tanto temuta dalle truppe nerazzurre si è trasformata, come da pronostico, in una scampagnata fuori porta, in linea con le vacanze pasquali e trasportando l’Inter, dopo sette lunghi anni di Purgatorio e spese folli, nel gotha del calcio europeo. Sette anni per dimenticare gli amari derby del 2003 contro il Milan; sette anni per sperare di rinverdire una gloriosa bacheca che dal 1965 non annovera più una Coppa dalle Grandi Orecchie.

Sarà un mese di aprile infuocato per la banda di Mourinho, un mese nel quale dovranno soggiogare agguerriti avversari per respingere l’ultimo assalto di Roma e Milan allo scudetto tricolore e l’armata Barcellona per poter approdare alla finale tanto agognata. Ma se in Italia il cammino sembra più agevole, in Europa l’iberico ostacolo appare di quelli insormontabili dopo l’ennesima prova di forza patita al Nou Camp dall’Arsenal. Un 4-1 firmato Leo Messi, piccolo e atomico astro argentino, un fuoriclasse che ripaga i palati più fini con giocate di altissima classe e il cui paragone con l’illustre predecessore Maradona non suona più tanto a bestemmia. Erroneo sarebbe però fermarsi al singolo campione nell’analizzare i Blaugrana di Guardiola: la squadra è solida, con giocate armoniose e un impianto tattico di primissimo ordine che può sopperire anche alla luna storta di qualche suo gioiello. All’Inter si chiederà perciò l’ennesimo miracolo, dopo le luci londinesi, perchè per eliminare la compagine iberica servirà una prestazione superiore forse alle attuali possibilità nerazzurre. E servirà fors’anche qualcosa in più per districarsi dalla matassa delle intercettazioni tornate a fiorire come rose piene di spine e che hanno riaperto pagine amare e squallide vicende forse troppo superficialmente liquidate dal Gran Jury di Calciopoli Guido Rossi. Questa, però, è un’altra storia: all’Inter si chiede solo il miracolo sportivo; ad altri il compito di chiarire al mondo, una volta per tutte, responsabili e disonesti della più grande vergogna del calcio nostrano.

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