venerdì 2 aprile 2010

Politica on Line

Che sorpresa: Berlusconi su Facebook. Ma che ci fa ? A vedere il suo faccione sorridente su tutte le pagine del social network ci è preso, a dir poco, un coccolone. Anche qui ? Ci chiederà l'amicizia ? Sarà un pesce d'aprile ? Vorrà entrare nei nostri PC per vedere cosa c'è e limitarci anche in questa casalinga libertà ?
Niente di tutto questo; semplicemente vuole utilizzare la rete per parlare e discutere con i suoi adepti, sottoporre al loro vaglio scelte e decisioni già prese. D'improvviso la Destra scopre il potere della rete, la possibilità di dialogare, di entrare in contatto e di confrontarsi su idee e progetti. Ma lo stesso capita dall'altra parte, dove non appare il soliloquio di Bersani ma nascono spontanei gruppi e pagine dedite a cercare la soluzione ad una profonda crisi senza fine. Diavolo, vuoi vedere che lo sbeffeggiato e vituperato Grillo ha fatto scuola ? Hanno probabilmente capito tutti che, con il giusto utilizzo, qui c'è il futuro ? Ben vengano le discussioni libere, la serena accettazione delle critiche e delle diversità di opinione e la libertà di pensiero e di espressione, ovviamente sempre nei limiti del buon gusto. L'unico timore, e ben fondato, è che però anche alla rete si cerchi di mettere lo stesso bavaglio che hanno subito carta stampata e televisioni, dove o sei con lui, o contro di lui ma non puoi stare fuori da quegli schieramenti. Grillo ha segnato la via: sta a noi decidere se seguirla o continuare, in barba all'articolo 21 della Costituzione, a scivolare in basso nelle rilevazioni Rsf sulla libertà di stampa nel mondo.

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