giovedì 22 aprile 2010

Una trota in carpione

Muto come un pesce si diceva un tempo, ma ora anche questa legge della natura è stata sovvertita. A parlare sono le trote, quelle che sguazzano nelle acque del Po, il leggendario rivo che dalle falde del Monviso attraversa maestoso tutta la verde Padania. Un pesce dalla carne tenera e delicata, ma irto di spine che rischiano di conficcarsi nella gola e creare seri problemi nel degluttire il prelibato boccone. 





"Non tiferò per l'Italia ai Mondiali"; "Nella vita bisogna provare tutto meno i culattoni e la droga"; "Il tricolore ? Identifica un sentimento di 50 anni fa". A parlare è "La Trota" (in Padania), o, se preferite, "Er Trota", se vivete sotto la linea gotica, e le polemiche si scatenano. Renzo Bossi, figlio del Senatur, neo politico rappresentante dell'italico volgo spara le sue cartucce su Vanity Fair, e i suoi colpi feriscono mortalmente l'animo sensibile di molti che, indignati, rispondono con vigore alle uscite del virgulto di casa Padania tanto da chiederne addirittura l'estradizione, come per gli stessi immigrati da lui osteggiati. Il dubbio che nasce è se dare peso o no alle sue parole, ma visto che si tratta di figura politica, certamente non si può sorvolare sulle sue colorite uscite. Non tiferà per l'Italia ? Nessun problema, anche perchè tanti sono i tifosi che, accecati dal colore delle loro maglie di club, non si sentono rappresentati dagli Azzurri e indirizzano simpatia e calore verso altri lidi: ricordate, ad esempio, l'amletico dubbio Italia-Maradona che colse i napoletani durante i mondiali del 1990 ? Non farà uso di droghe ? Meglio così, visto che molta della nostra gioventù pare drammaticamente attratta dalla polvere bianca (Servizio de Le Iene, n.d.r.), e questo non rappresenta certo un motivo di stato per chiederne l'esilio. Non andrà mai con i culattoni ? Libera scelta, magari troppo colorita nel linguaggio, ma con una radice celodurista e singolari trascorsi scolastici, non potrà di certo annoverare tra gli amici il Devoto Oli. Inoltre non ha citato, tra le esperienze da non fare, possibili "Putan Tour" magari con qualche signorina di colore o qualche escort (molto cara da quelle parti), in barba a chi lo taccia di razzismo. Non è mai sceso sotto Roma ? Beh, si è perso spettacoli come quelli che regalano il Golfo di Sorrento, Capri o le splendide isole Eolie, certamente più intriganti della nebbiosa bassa padana. Solo sul Tricolore non si può transigere, vessillo di chi ha versato sangue per veder sventolare libera quella bandiera; ma in quanti è ancora forte quell'amor patrio, duramente provato in questi tempi dai tanti, troppi malcostumi di una società allo sfacelo ? Alla fine, forse, non è neanche colpa sua, ma di chi ha deciso di lanciare in politica una trota che, per essere gustata la meglio, dovrebbe starsene ancora un po' sottovetro, a maturare in carpione, prima di dar aria ai denti con simili baggianate.

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