martedì 18 maggio 2010

Supermarket Doria

La Vecchia Signora ha fatto spesa. Col suo carrellino usurato dal tempo ed un lento incedere appesantito dall'improvvisa calura di questo maggio pazzerello, ha saccheggiato gli scaffali della Doria al supermarket del calcio. Niente moderne prelibatezze o prodotti macrobiotici di cui non ci si fida molto ma, rifacendosi ad un detto caro alla Casa Madre, usato sicuro. Marotta e Del Neri, gli artefici principi di un miracolo blucerchiato, approdano alla corte di Madama nel difficile tentativo di ridarle lustro e ricondurla, più splendente che mai, nel grande salone delle feste pallonaro.

Parte così, con fare sommesso e con prospettive tutte da scoprire, l'ennesima ristrutturazione del dopo Calciopoli, e qualche perplessità è lecito averla. Lungi dal voler svilire la figura del neo allenatore, certamente preparato, professionale e con l'immagine del Sergente di ferro, il dubbio che pervade è di una ricostruzione che si fonda su un allenatore di lungo corso ma che ai grandi appuntamenti (vedasi Porto, vedasi Roma e perchè no, Palermo) ha sempre fallito, non dimostrandosi all'altezza di un compito che alla Juventus diventa obbligo. Siamo forse di fronte all'ennesimo traghettatore nell'attesa di un improbabile Messia ? Oppure Agnelli & C. hanno finalmente deciso di ripartire con un target più modesto, puntando e scommettendo sui giovani e con un progetto di più ampio respiro ? Certo, "Clouseau" Del Neri ci sa fare: il miracolo Chievo, la Sampdoria in Champions e la gestione di Cassano (che forse sarà maturato anche di suo, no?) rappresentano le perle di una collana preziosa, ma basterà a Madama e ai suoi sconcertati tifosi puntare al quarto posto in campionato ed attendere tempi migliori per tornare competitiva ? E se il tecnico di Aquileia è noto per non amare i divismi dei supereroi pallonari, quale sarà la rotta di questa nuova rivoluzione ? Ibrahimovic sarà l'ennesima boutade di Tuttosport o il riferimento offensivo della squadra ? Insomma, senza voler essere cattivi e sminuire nessuno, la scelta di Del Neri ha il gusto del ripiegamento, dell'ultima spiaggia dopo diversi dinieghi (Benitez, Prandelli, Capello e Lippi), del "per il momento accontentiamoci, poi vedremo". Auguri, dunque al neo allenatore bianconero: lo scetticismo è tanto, ed è direttamente proporzionale alla speranza di dover chiedere scusa e dire "Ci siamo sbagliati".

Nessun commento:

Posta un commento