giovedì 13 maggio 2010

Vengo a prenderti stasera...

Tutta colpa di Giorgio Gaber. Se nel 1968 fosse andato a prendere la sua bella con uno scooter e non con la Torpedo Blu ora, forse, Renato Brunetta avrebbe una gattina da pelare in meno. E invece il Ministro per la Pubblica Amministrazione dovrà passare questo scorcio di primavera a ricontare le 624.330 auto blu in dotazione a Stato, Regioni, Province, Comuni, Municipalità, Asl, Comunità montane, Enti pubblici, Enti pubblici non economici e Società misto pubblico-private. Altro che la calcolatrice di Tremonti!

Qui c’è da non credere ai nostri occhi, se pensiamo che gli Stati classificati dal secondo al decimo posto, tutti insieme, arrivano ad una quota stimata di 419.000 macchine. Il triste e poco invidiabile primato, l’ennesimo di uno Stato in chiara crisi di identità, pare solido e inattaccabile: gli Stati Uniti infatti, saliti sul secondo gradino del podio, ne stimano circa 70.000, cioè l’11,2% della flotta tricolore, lievitata come la torta della nonna in soli quattro anni (nel 2005, infatti, l’ammiraglia era composta da circa sole (?) 199.000 unità) e che i maligni dicono direttamente proporzionale all’aumento di numero di escort. E l’Associazione Contribuenti rincara la dose: sommando gli stipendi degli autisti, il rifornimento del carburante e i pedaggi autostradali, la spesa annua ammonterebbe a 18,23 miliardi di Euro, pari all’1% circa del debito pubblico e a circa 1.620.445 assegni di Anemone. Balena l’idea di poter attingere da questo pozzo i fondi per le manovre fiscali, visto che le tasche degli Italiani (di molti, ma non di tutti) sono ormai terreno fertile per le ragnatele; oppure si potrebbero destinare a quegli Stati europei (i magnifici PIGS) meno paradisiaci del nostro; least but not last, si potrebbero acquistare caseggiati da donare a futuri politicanti che almeno ci eviterebbero la pantomima del “non so chi me li ha dati”. Qualcuno però avanza soluzioni ancora più ardite: se il parco fosse affidato ad una sola casa automobilistica, e la vita media delle auto fosse di 5 anni, questa sarebbe costretta a sfornare, senza soluzione di continuità, più di 340 macchine al giorno, numero che risolverebbe la grave crisi occupazionale e garantirebbe la sopravvivenza di molti stabilimenti: Fiat, che ne dici ? Battute a parte, confidiamo nel solerte lavoro del Ministro nella speranza che per le ferie di agosto sia in grado non solo di darci il numero esatto di auto blu (francamente poco ci interessa se sono dieci in più o in meno), ma la risoluzione ad una delle tante assurdità di questa Repubblica delle Banane.

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