lunedì 27 giugno 2011

Giustizia Divina

A guardarla bene, non la si direbbe una fagocitante inquilina di un centro sociale o una terrorista che inquina le pacifiche manifestazioni di piazza.
Brandisce un'arma, l'unica arma che le è rimasta contro la giustizia degli uomini, contro la violenza che uno Stato (non certo le Forze dell'Ordine che povere si ritrovano costrette all'obbedienza) perpetra contro il suo popolo sovrano, quello che moralmente dovrebbe difendere.
E' un'arma di pace, di speranza: il simbolo di una fede alla quale unica può ancora chiedere un barlume di vera giustizia.
Quello che sta succedendo nella valle di Susa è qualcosa di drammatico, di assurdo, di incomprensibile: possibile che si debba mettere in stato d'assedio un'intera vallata che non vuole una galleria ? Possibile che si debbano usare i nostri militari, i nostri Carabinieri, i nostri elicotteri per combattere questa povera donna e non schierarli, invece, contro la Mafia e la criminalità organizzata ?
Ma il Ministro Maroni non ci sente. Lui che non voleva bombardare la Libia manda ora i suoi uomini contro il suo popolo in una guerra fratricida che certamente non vorrebbero scontrarsi, che certamente non vorrebbero usare l'un contro l'altro la violenza, ma che si trovano costretti a farlo per assurdi giochi politici e di potere.
A cosa potrà mai servire questa maledetta Tav ? Quali strani interessi si muovono dentro quella lunga, infinita galleria ?
Se la politica è veramente l'emanazione del volere della gente, perchè questa politica è sorda al grido di queste popolazioni ?
la Tav, è risaputo, la vogliono tutti: PdL, Lega, Udc, Centro, Pd e chi più ne ha ne metta come a ribadire che le giuste preoccupazioni, le sacrosante ragioni di chi dovrà sopravvivere ad un inutile cantiere per quindici anni sono nulla di fronte alla ragione di Stato.
Un dramma vero, un'assurdità di questa Italia dilaniata da tangenti e giochettini di potere sempre e comunque realizzati ai danni dei poveri cittadini, quei cittadini a cui un giorno poi andranno a chiedere il voto.
E secondo voi la povera donna lacrimante, su quale delle insulse sigle sopraccitate metterà un bel dì una crocetta ?
Vergogna, Italia: questa è l'immagine di un Paese decaduto ormai nel più totale oblio.

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