lunedì 13 giugno 2011

La Lunga Cavalcata

96,3 Kilometri è la distanza tra la disfatta e l'apoteosi. 96 kilometri che separano la triste realtà pallonara torinese, con il fallimento stagionale congiunto di Juventus e Torino, da quel Novara che ieri sera, dopo 55 anni di navigazione nelle torbide acque delle leghe semiprofessionistiche, è tornato a far risplendere il suo scudo crociato nella massima serie.
Un'apoteosi quella della società che fu del grande Silvio Piola, un risultato straordinario che passa attraverso la sontuosa cavalcata in serie C ed una programmazione moderata, intelligente, concreta come la popolazione di una zona abituata alla serietà e lontana da falsi ed illusori proclami.
Accornero, con il supporto di un validissimo team e di un Tesser che in Piemonte pare aver trovato il suo giusto equilibrio, ha saputo dar vita a questo piccolo, grande miracolo che rende ancor più amara la debacle di un Toro incapace di programmare, di costruire, di credere in un progetto e portarlo sino al suo compimento naturale.
Pochi ritocchi, quelli giusti, e la matura consapevolezza di non poter inseguire le più strutturate Atalanta e Siena, la cui rincorsa avrebbe messo a repentaglio un meticoloso operato; così il Novara ha costruito il suo sogno, permeato di una concretezza che, dopo una partenza sprint, gli ha permesso di rimanere con serenità nella zona play off, quella di una roulette su cui ieri è uscito il suo numero vincente.
L'insormontabile Padova (almeno per il Toro) è caduto orgogliosamente di fronte all'ultimo attacco novarese, surclassato dalla classe dei Gonzales e Rigoni, perle preziose di una collana già di per se ricca di classe e tenacia.
Il Piemonte avrà così due rappresentanti nel calcio che conta, anche se sarebbe stato ancor più bello averne tre; e dall'esempio del Novara, sappia trarne giusto giovamento chi da anni illude i propri tifosi con proclami di presunta grandezza che prontamente cadono all'apparir del vero.
Forza Cairo e Marotta; un pieno di benzina, un centinaio di kilometri, e lì potrete ammirare come i sogni vengono costruiti e, incredibile a dirsi, realizzati.
Bentornato, storico Novara, bentornato sulle cime di questo derelitto mondo pallonaro; un flebile raggio di sole nel buio sempre più cupo di un mondo in chiara crisi di identità

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