martedì 14 giugno 2011

Si, Han Vinto Loro

Han vinto loro, ma non urlatelo troppo forte perchè qualcuno potrebbe risentirsi. Potrebbe improvvisamente barcollare il carro dei vincitori attraversando un viottolo antico e sbalzare fuori, senza neanche volerlo, chi su quel carro è salito all'ultimo momento dando comunque un impulso importante al successo dei quesiti referendari.
Potrebbe risuonare nelle orecchie del Pd una vaga accusa di "mano a Berlusconi" con la quale l'iniziativa Dipietrista fu bollata, oppure chiudersi la bocca al sorridente Casini che ha votato contro al suo legittimo impedimento.
Di Pietro, Grillo, Vendola: amati, odiati, ma forse i veri rappresentanti di un nuovo modo di fare politica, un modo verso il quale la barcollante gang di Bersani dovrà inequivocabilmente rivolgersi per creare una seria alternativa al Cavaliere Errante.
Lui, intanto, assorbe e rimembra burlescamente i Bunga Bunga di due secoli or sono citando all'amico israeliano il nome del carneade Apicella (come se in Israele fosse noto come Ofra Haza).
Assorbe gli schiaffi di Calderoli, assorbe il volta spalle di chi ieri pareva essergli completamente al fianco ma soprattutto, col suo tutti al mare, ridà forza e speranza ad uno strumento democratico che negli ultimi anni era naufragato nelle paludi di un sistema politico aberrante.
57%, una buona percentuale che comunque dimostra come ancora il Paese sia scisso in due metà ben distinte, due metà che oscillano tra la polvere e l'altare con una facilità spaventosa.
57%: la somma della forza del Centrosinistra conglobata ai "Grillini", ai Centristi e a quella parte di Centrodestra che ha voluto dire basta ad un certo modo di fare politica; forse per questo Di Pietro evita di dare un significato strettamente politico al "suo" referendum, ben sapendo il rischio che si potrebbe correre andando a nuove ed immediate elezioni.
Certo, il Cavaliere Errante potrà anche essere agonizzante in questo preciso momento, ma fin quando la Sinistra non sarà in grado di proporre una colazione coesa (5 Stelle escluso, perchè il movimento si muove giustamente su un'altra linea) il rischio sarà solo quello di drammaticamente riconsegnargli il Paese, e forse stavolta in maniera definitiva.
Bando alle tristezze, comunque, perchè questa potrebbe essere veramente l'alba di un nuovo giorno: l'alba di una democrazia vera, l'alba di una corretta alternanza politica, l'alba di una nuova e, forse, più ridente Italia.

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