giovedì 16 giugno 2011

Radiazioni Pericolose

Malgrado il nostro Paese abbia recentemente detto No al nucleare, piovono in Italia radiazioni come se nulla fosse cambiato.
Certo, non stiamo parlando di quelle mortali di Chernobyl e Fukushima, e forse non hanno nemmeno un effetto tanto deleterio: sono radiazioni che sanno di pulizia, di colpo di scopa dato ad un certo modo di intendere e gestire il calcio.
Moggi, Giraudo e Mazzini (incredibile che venga radiato nell'anno della celebrazione dei 150 di Unità d'Italia) vengono in un sol colpo cancellati dal mondo pallonaro e mai più, a meno di particolari amnistie, potranno farvene parte.
Viene da dire "Era ora" dopo cinque anni di processi e contro processi, di paginate di intercettazioni o presunte tali, di colpi di scena mancati o per lo meno insabbiati.
Il male del calcio, il sistema piduista che in esso dominava, era costituito da questa triade e a loro, solo a loro faceva capo.
Lucianone, ovviamente non ci sta. Minaccia terremoti e sfracelli, anatreme su un mondo che ha la stessa credibilità della storiella della nipote di Moubarak, ma un dubbio, inevitabilmente, ci assale: possibile che sino ad ora si sia cercato di tenere nascosti altri "scomodi" protagonisti, che la verità sia solo stata in parte raccontata, che "Tutti facessero così" ma a pagare per tutti siano solo loro tre ?
Certo, l'ultimo caso della denuncia di Quadrini male insabbiata dalla giustizia pallonara lascia molti dubbi non tanto sulla colpevolezza di Moggi & C. quanto sul fatto che il resto del pallone ne sia sempre rimasto fuori; però, almeno, consideriamolo un primo passo verso una giustizia che possa restituirci un calcio per il quale possa ancora valere la pena esaltarsi e deprimersi, emozionarsi e gioire.
Cari amici, la battaglia non finirà qui ed il malcostume di uno sport che tale non è più continuerà ad imperversare; ma almeno smetteremo di sentir stupidi rimpianti bianconeri sul tempo che fu e su vittorie che, onestamente, non hanno più nemmeno una lontana parvenza di credibilità

Nessun commento:

Posta un commento