giovedì 13 ottobre 2011

Stoccate d'Oro

C'è un'Italia che, fortunatamente, non tradisce mai. C'è un'Italia del silenzio che suda, fatica, balza di tanto in tanto agli onori della cronaca ma che da sempre è portatrice di successi e scintillanti medaglie, che siano olimpiche o mondiali. E' il nostro sport per antonomasia, checchè ne dicano i soloni del calcio, perchè nessuno, come la scherma, ha riempito il suo albo d'oro di allori e grandi successi. 
Uno sport minore viene definito, solo perchè i suoi straordinari atleti non guadagnano cifre iperboliche e per avere un po' di notorietà debbono invadere altri campi, che sia uno show televisivo di ballo (Vezzali), un programma di approfondimento politico (Granbassi) o una storia d'amore con la starlette locale (Montano).
Forse impacciati di fronte alle telecamere, si trasformano in leoni su quella pedana ove l'atletismo si fonde con l'acume, dove il corpo e la mente sono tutt'uno perchè non si vince con la sola fatica.
A Catania si stanno svolgendo i campionati mondiali di scherma, e se non fosse per i loro scintillanti successi pochi ne sarebbero al corrente; ma gli ori che piovono come le foglie d'autunno in terra non possono passare inosservati, e anche giornali sportivi solitamente più dediti alle miserie calciofile debbono arrendersi all'evidenza ed alla loro grandezza.
Valentina che conquista il suo sesto titolo mondiale a 37 anni stride con il Cassano stanco che vuole lasciare il dorato mondo pallonaro; ma i campioni hanno cuore ed anima, ciò che forse è sempre mancato al presunto talento barese.
Aldo che ritorna ad imperare dopo un lungo periodo buio, nel quale forse più la testa che le gambe non sapevano reggere l'urto di un'improvvisa popolarità che persino lui pare non aver troppo gradito. E poi Pizzo, Tarantino, Di Francisca, nomi ascritti all'albo d'oro di una manifestazione che, probabilmente, saprà regalarci altri scintillanti momenti.
Una proiezione verso Londra che fa ben sperare ed una preghiera al mondo sportivo: smettiamola di considerare minori questi sport, aiutiamoli a sopravvivere e crescere perchè in questa nostra misera Italietta sono l'unica miniera dalla quale possiamo ancora attingere momenti di felicità e tripudio.

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