venerdì 4 novembre 2011

Questione di Credito

Barachino ha voluto farci sapere che in fondo, se l'Italia è nella merda, non è poi tutta colpa di Silvietto. Vero è che per creare i dissesti attuali ci vorrebbe una forza sovrannaturale che, ancora, il nostro Premier non possiede, anche se, come il mitico Ercolino Sempreinpiedi, vacilla ma non casca.

Commissariati dall'Europa, comandati dalla Francia di "Jumbo" Sarkozy e dalla Germania della "Cu...." Merkel, non siamo sull'orlo di un fallimento ma, come disse non molto tempo fa Beppe Grillo, siamo già falliti, zombie che vagano per le strade in attesa che qualcosa di miracoloso succeda.

Il miracolo vero sarebbe che Silvietto si facesse da parte, ma è fuori discussione, anche perchè, come più volte ho sottolineato, una credibile alternativa non esiste, a meno che non si voglia mettere il nostro bistrattato Paese nelle mani del rampollo di casa Agnelli, al secolo Luca Cordero di Montezemolo.
Obama dunque difende l'amico Silvio, ma subito emerge dal teatrino inscenato a Cannes che il problema vero dell'Italia è la credibilità: e chi ce la deve dare questa credibilità, o almeno, chi ce l'ha tolta ? Forse uno che ci ha fatto credere che una escort fosse la nipote di Moubarak e che le cronache mondane e le intercettazioni descrivono costantemente impegnato non nelle sedute di gabinetto ma nelle cavalcate da letto ?
Forse uno che è impelagato in tanti processi e che sta cercando in tutti i modi, per sfangarla, non di provare la sua innocenza ma di impedire che questi processi giungano al loro naturale destino ?
Oppure uno che ha a che fare con faccendieri, loschi individui (ai quali da anche soldi) e personaggi poco raccomandabili che si muovono nel sottobosco del mondo degli affari ?
Certo, almeno lo aiutassero i suoi compagni di merende; ma quelli paiono peggio di lui, tra case regalate all'insaputa, Maserati comprate per i Capi di Stato Maggiore, e chi più ne ha ne metta.
Questa è la credibilità di cui noi godiamo in Europa (e non solo) e poco importa se costui fa le corna durante la foto ufficiale ai vari G a cui ingiustamente partecipiamo o fa cucù dietro ad una colonna.
Forse Obama, dall'altra parte dell'oceano, si è perso qualche puntata dell'italica farsa o più semplicemente rilascia frasi di cortesia per evitare che lui torni impudetemente a raccontargli di Magistrati Rossi che lo vorrebbero eliminare.
Se dunque vogliamo evitare di fallire miseramente e di ritrovarci proiettati in tutto e per tutto nel terzo mondo (la meta non è poi così distante) dobbiamo riacquistare la credibilità, grazie a lui, perduta: presidente Napolitano, dovremo ancora aspettare a lungo ?

Nessun commento:

Posta un commento