domenica 6 novembre 2011

L'Inutile Evoluzione

Il 7 ottobre 1970 il Bisignano, principale fiume che attraversa Genova, esondò rendendosi protagonista di una terrificante alluvione che causò ben 20 morti.

Il 3 aprile del 1973 Martin Cooper, padre fondatore della ArrayComm, fece la sua prima telefonata attraverso un cellulare, diventando l'icona della telefonia medesima e lanciando una moda ormai consolidata in tutto il mondo.

Nel 2007 il primo IPhone fece il suo esordio sul mercato, simbolo della straordinaria genialità di Steve Jobs e dei grandi passi compiuti nel campo tecnologico.


Il 4 novembre 2011, in compagnia del Fereggiano, lo stesso Bisignano già protagonista nel 1970, scatena un’altra tragica alluvione dove trovano la morte 7 persone.


Direte: che c’entra questo strano ed inusuale parallelismo ? C’entra per capire un concetto fondamentale che, senza cercare colpevoli in un momento così drammatico, spiega come l’uomo si sia in realtà involuto, utilizzando la sua discutibile intelligenza non per la sopravvivenza, ma per il superfluo.
La tecnologia è uno straordinario strumento del quale, però, siamo diventati soprattutto schiavi e non dominatori o padroni; e la tecnologia a che serve se non si è in grado, in quarant’anni di impedire che la stessa tragedia, scatenata dalla forza della natura, si abbatta su povere ed innocenti vittime ?
In quarant’anni, tante cose si potevano fare per evitare che due fiumi, violentati nella loro pacatezza dall’impeto furente della natura, seminassero morte e terrore in una città evoluta che mai dovrebbe farsi cogliere impreparata anche dai più imprevedibili avvenimenti; siamo nel 2011 signori, siamo nell’era di una tecnologia sfrenata che permette di essere vicini anche a centinaia di migliaia di kilometri, eppure ancora siamo vittime di quella che è la legge fondamentale del nostro pianeta, quella appunto della natura.
Abbiamo Maserati con i sedili che ti coccolano e cullano, telefonini che sanno far tutto (magari non telefonare, ma quello è ormai diventato secondario) e geni del computer che entrano nei software di società e banche con la stessa facilità con cui il coltello penetra nel burro, ma nulla che impedisca alla violenza di un torrente di strappare le vite di sette povere persone sorprese dalla furia degli eventi.
Se l’evoluzione tecnologica non serve a questo, a cosa può servirci ? Se non siamo in grado non di annullare, ma almeno di ridurre gli effetti devastanti di una catastrofe naturale a cosa hanno portato anni, decenni di insignificante evoluzione ?
Certo, abbiamo le web cam che testimoniano e ci raccontano la drammaticità dei fatti, ma forse sarebbe stato meglio cercare, ove possibile, di aiutare le persone in difficoltà anziché limitarsi a testimoniare un’immane tragedia come una vita strappata.
E grazie alla nostra inettitudine, alla nostra superficialità, al nostro scarso amore verso noi stessi dovremo drammaticamente assistere al funerale di sette vittime innocenti di tutto questo; con la certezza che nel mondo, nello stesso momento in cui le povere vittime saranno restituite alla terra, ci saranno sette coglioni che si alzeranno alle tre del mattino per comprare l’ultimo, inutile ritrovato di un’evoluzione tecnologica che non ci impedisce di morire per l'esondazione di un torrente.




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