giovedì 15 marzo 2012

I deliri della Giovine Elsa

Disse la Giovine Elsa: "Noi non vogliamo consentire alle imprese di licenziare in maniera selvaggia, non è questo il nostro scopo". E aggiunse: "Il nostro scopo è rendere più dinamico il mercato del lavoro (quale ? n.d.r.), contrastando nel contempo il fenomeno della precarizzazione" rendendo "più adeguata la disciplina limitativa dei licenziamenti individuali, e in aprticolare di quelli per motivi economici".
Mi scusi, Ministro Fornero: ma in che diavolo di paese crede di vivere, in quello delle fiabe di Andersen ?
I di Lei deliri, dopo le inconsolabili lacrime, sono preoccupanti non solo per le drammatiche conseguenze (Bonanni parla di ecatombe sociale dopo averla creata genuflettendosi di fronte al divin Marchionne), ma per il fatto stesso che qualcuno possa credere, anche dietro una "paccata" di soldi, che questo non diventi ciò che per il boia era la mannaia o per Jack lo Squartatore il coltello.
Come solo poter pensare che le aziende italiane non sfruttino a dovere questo meraviglioso assist quando, tanto per fare un esempio, la più grande industria italiana si è data leggi e regole al di fuori di quelle vigenti e non aspetta altro che di ottenere il lasciapassare governativo per sbarrare definitivamente i pochi cancelli ancora rimasti aperti ?
Ma crede veramente Lei che la flessibilità la si ottenga permettendo di mandare a casa più gente e che un mercato del lavoro possa trovare nuovo vigore da siffatti strumenti ?
Già il mercato del lavoro: ma che cosa è diventato ? Frotte di raccomandati dediti al "leccapiedismo" (per usare un dolce eufemismo) che assurgono alle più alte vette (aziendali e politiche) spinti da uno strano concetto di meritocrazia mentre i normali, quelli senza padrini per intenderci, rischiano di rimanere per una strada per motivi economici e senza neanche il dubbio, ma con la fondata certezza, di essere stati vittima di una discriminazione.
Non c'è lavoro, e ancora rischiamo che chi ce l'ha resti a piedi o sia, per non incorrere in una discriminazione, costretto ad accettare condizioni di schiavitù degne del miglior Kunta Kinte o addirittura a passare tra le forche caudine di quelle effimere fabbriche dei sogni che sono le agenzie per il lavoro, vero regno dell'illusorietà e della falsità.
A tutto questo vorrebbe portarci scivolando sulle sue lacrime di coccodrillo caro Ministro ? Tutto questo vorranno accettare imbelli i Sindacati (che Dio ce ne liberi) o la massa informe ed insignificante che supporta questo disastroso (almeno per noi comuni mortali) governo tecnico ?
Mio Dio, ma allora i maya avevano ragione; loro avevano previsto la fine del mondo mentre le Elsa, i mario, i Silvio, i Pierluigi e i Sergio stanno alacremente lavorando per realizzarla.
Vi prego: fermateli !!!

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