giovedì 22 marzo 2012

PD: Democratici o Defunti ?


No, caro Pier Luigi, non c’è più tempo per pettinare le bambole o smacchiare la pelle dei giaguari. E’ giunta l’ora di dire da che parte state, anche se nuvole nere si addensano sulla testa del Partito Democratico a prescindere dalla scelta che si troverà costretto a fare.
L’agonizzante Centro Sinistra, già profondamente ferito dalle continue primarie perse in casa (la tristezza di chi gioca da solo a scacchi e riesce pure a perdere), sta per defungere in maniera inequivocabile perchè, a prima vista, non c’è una via d’uscita al fallimento.
Certo, la piccola e flebile speranza è che Mario-netta Monti riveda, coadiuvato da Crocodile Elsa, l’ignobile farsa dell’articolo 18 che altro non fa che spingere nel baratro milioni di lavoratori dando a tanti squallidi capetti sparsi qua e là la mannaia del boia, ma se così non fosse (e il dubbio che non lo sarà è quasi certezza) quale sarà il comportamento da tenere per il PD ?
Votare contro alla Camera, magari in presenza dell’immancabile richiesta di fiducia, vorrebbe dire correre il rischio di far cadere un governo appena nato (e molto amato dalle reali fonti di potere italiche e non) con l’inevitabile conseguenza di un innalzamento dello spread, di borse a picco e di baratro Grecia più vicino che mai; dall’altra però dire si all’immondo pastrocchio significherebbe sputtanare anni di lotta in favore delle classi meno abbienti, barricate a fianco di operai bistrattati, tradimento di quella che è stata, e ancora dovrebbe essere, l’ideologia di base di un partito di sinistra e del proprio sindacato di riferimento.
Certo, nell’era dei volta gabbana un improvviso cambio di fronte sarebbe meno drammatico di un secco No al volere di Mario-netta, ma quanti sarebbero a quel punto i “traditori” pronti a sfiduciare un partito che li ha abbandonati sulla strada della miseria, della disoccupazione o, peggio ancora, a prostituirsi pur di mantenere un posto di lavoro ?
Scelta difficile, caro Pier Luigi, scelta che ti costringerebbe ad assistere inerme alla diaspora dei diseredati verso altri lidi più sicuri e credibili, siano quelli dell’inossidabile Di Pietro, siano quelli del prolifero Vendola, siano quelli dell'irascibile Beppe Grillo.
Certo, un’azione di elevata abilità politica che porti il governo e l’oscura ombra del PdL che lo manovra (ora ve ne sarete resi conto che, ancora una volta, ha vinto Berlusconi ?) sarebbe auspicabile ed eviterebbe un cataclisma della sinistra di dimensioni colossali, ma ne sarà ancora capace una gruppo politico che ormai ricorda più la sgangherata Armata Brancaleone (di certo senza l’eterea ironia dell’intramontabile ed indimenticabile Gassman)  che una forza coesa in grado di imporre il proprio pensiero?
Il futuro, caro Pier Luigi, è tutto nelle tue mani ed è gravido di nefasti presagi: per te, per la Sinistra, e per un Paese le cui forze sono ormai ridotte al lumicino.

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