lunedì 8 marzo 2010

L'Argento Vivo della Giustizia

Anna Argento è un personaggio poco conosciuto ai più, eppure ricopre una carica molto importante nella nostra Società: è il Presidente della Prima Commissione della Corte di Assise di Roma. Schiva ai riflettori delle cronache mondane, lontana dagli starnazzi di una stampa sempre più lanciata alla ricerca del gossip che della vera notizia, è stata denunciata per abuso di ufficio in quanto non ha accettato la richiesta di integrazione del PdL per il Lazio adducendo che "non si può integrare nulla a qualcosa che non esiste".
In effetti la ormai famigerata lista Polverini non era stata presentata in cancelleria, altrimenti tutto questo trambusto per cosa mai sarebbe successo ? Ha così deciso, dopo anni di silenzio e di serio lavoro condotto all'ombra, di uscire allo scoperto con un'intervista per "dare sfogo ad una coscienza che voglio dimostrare di avere anche in questa situazione". E ce l'ha, Anna Argento, una coscienza, perché ha avuto il solo torto di applicare la Legge senza interpretarla e "aggiustarla" a piacimento di questo o di quel potente. In Italia, però, pare che questo non si possa più fare e che le Leggi debbano calzare ad hoc non per regolare la vita pubblica di noi cittadini, ma la vita di chi mandiamo a rappresentarci attraverso l'unico strumento democratico rimasto: il voto. Già il voto: il nostro strumento di speranza per un futuro migliore, per eleggere persone che si interessino dei nostri reali problemi; ma in fondo può ancora rappresentare un problema l'essere disoccupato o il vedere fabbriche che mettono per strada migliaia di lavoratori ?

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