sabato 13 marzo 2010

Inter: repetita non juvant

Era il 4 giugno del 1961 quando Sandro Ciotti, intervendo da Catania durante l’ultima giornata di campionato a “Tutto il calcio minuto per minuto”, pronunciò la famosa frase: “Clamoroso al Cibali”.

C’era il Catania, c’erano Castellazzi e Calvanese, e c’era soprattutto l’Inter che, con quella sconfitta, consegnò proprio all’ultima giornata lo scudetto all’acerrima rivale Juventus. Quarant’anni dopo, ecco gli spettri del Cibali nuovamente aleggiare sulle teste nerazzurre, assenti e forse poco concentrate di fronte ad un impegno che doveva rappresentare una semplice passeggiata ma che, come tradizione vuole, è diventata un incubo. 3-1, con il Catania pronto a sfruttare le tante, troppe incertezze dei nerazzurri e bravo a piazzare una zampata dolorosa che potrebbe riaprire il discorso scudetto. Un curioso aneddoto lega le due, clamorose debaclè della squadra nerazzurra: se allora fu il Fattore C a decidere l’incontro (Cibali, Castellazzi e Calvanese), adesso a incidere pare essere il Fattore M, farmaco rivitalizzante per un campionato che pareva sepolto: allo stadio Massimino, a Milito rispondono Maxi Lopez, il geniale Mascara e Martinez (che goal il suo). Muntari commette il fallo da rigore, Mihajlovic vendica l’amico Mancini, troppo frettolosamente scaricato da Moratti in favore di Mourinho. E se ci mettiamo che il Milan, domani sera, potrebbe portarsi a meno 1 in classifica, quanta “M....” rischia di trovare sulla sua strada l’Inter.

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