domenica 14 marzo 2010

Profondo Granata

Cosa succede a questo Torino, così altalenante e sconcertante nei risultati quasi da minarne l’auspicata risalita in serie A ? Nulla di nuovo, direbbero i suoi più accaniti detrattori e i tanti tifosi provati e delusi da lustri di promesse mai mantenute, da presidenti piazzisti prima osannati e poi mandati al rogo dai loro stessi risultati, da una sconcertante altalena tra serie A e serie B frustrante per chi ha un passato da leggenda come i Granata.
Già il passato, un macigno pesante che ha schiacciato tutto e tutti almeno da quando il figlioccio dell’allegra politica socialista, al secolo Borsano, ha dovuto lasciare spazio a successori mai in grado di creare e compattare una squadra competitiva e pronta a ridare ai tifosi qualche piccola soddisfazione. La sconfitta di Ancona, l’ennesima di una sconcertante stagione, rimette in discussione tutto; dalla campagna acquisti stile Fantacalcio che ha portato alla sostituzione di massa di tanti giocatori, alle scelte tecniche che hanno ricondotto in panchina Colantuono e consacrato Petrachi, mister Parametro Zero, ai vertici della dirigenza. Aggrappati ai goal di Rolando Bianchi, i Granata mantengono intatte le possibilità di risalita nella massima categoria, ma è imbarazzante vedere la fatica che sta facendo una squadra costruita per dominare e che invece risulta troppo spesso essere dominata. Certo, c’entrano anche le voci di una cessione prossima futura della squadra da parte di Cairo, ma questo forse rappresenterebbe il male minore, semprechè sia orientato a comprare il Torino non il solito personaggio che tramite la storia granata voglia costruirsi immagine e capitale economico ma qualcuno che senta e capisca veramente cosa voglia dire amare quella maglia. Ed è questo l’augurio che tutti gli amanti del calcio che abbiano un briciolo di buon senso fanno al Toro; perchè essere del Toro significa essere intrisi di una passionalità e di un attaccamento ai colori che a nessun’altra squadra in Italia, e forse nel mondo, è permesso.

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