martedì 27 aprile 2010

Carta straccia

Ero bambino quando, prima di rompere i vetri con il pallone da calcio, facevo da emissario per mio papà andando a ritirare, dalla storica edicola di Tancino, la Stampa e Tuttosport, prenotati ogni santo giorno della settimana, perchè sparivano come la Nutella dal vasetto e si rischiava di rimanere tagliati fuori dal mondo.

Ora che Tancino non c’è più, le edicole languono e i resi, a fine serata, aumentano a colpo d’occhio, in nome di una crisi che ha colpito l’editoria italiana. Niente lavoro ? Niente annunci (-57%). La pubblicità ? Malgrado molti quotidiani ne vengano devastati nel loro essere, anche questa è in calo (meglio la televisione). Le tonnellate di inserti ? Superate da Internet e dalla navigazione sul web. Già, la navigazione. Sembra essere il mare mediatico la causa di questa crisi, almeno da quanto ci fa sapere il Presidente Malinconico (che destino nel cognome) della Fieg il quale, dopo aver lanciato gli strali contro l’abrogazione della tassa agevolata sulle spedizioni (pagavano di meno per mandare agli abbonati i giornali), ora si accanisce contro Internet chiedendo “una piccola tassa, meno di un caffè al mese” per poter leggere le notizie dei vari quotidiani on line. Strana la vita dei giornali, prima pronti ad invadere la rete ed ora ricacciati oltre la trincea a difendere un prodotto depauperato di interesse proprio dai suoi stessi creatori. Non parla però Malinconico della pioggia di milioni di Euro statali di cui tantissime testate usufruiscono e soprattutto non fa menzione sulla qualità dell’informazione, sempre più opinionistica, schierata e scandalistica e sempre meno concentrata sul fatto di cronaca. Forse è per questo che sopravvivono alla crisi molti giornali locali, dove viene riportata e non commentata la notizia; e forse anche per questo Internet è divenuto territorio ove poter attingere ciò che ci interessa senza dargli una colorazione politica. Ma tant’è: presto dovremo pagare una piccola tassa, un contributo dal quale sarà difficile liberarsi, difficile come lo è stato per quelle tonnellate di inserti e regali che hanno reso il giornale un inutile accessorio ad esse.

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