sabato 17 aprile 2010

Orgoglio Bianconero

La smetta cortesemente certa stampa di insistere che, all'ombra del Vesuvio, possa scattare la rinascita della Juventus, perchè sarebbe assurdo farlo. Inutile continuare a gettare fumo negli occhi dei tifosi attraverso sommari processi giornalistici o amenità di vario genere: la Juve ha pagato perchè doveva pagare, perchè i suoi dirigenti dell'epoca hanno sbagliato e gabbato ciò che è alla base dello sport: la lealtà.



Che ora possano, anzi debbano pagare anche altri che di quel sistema facevano parte, nessun dubbio: ma questo non servirà a restituire al popolo bianconero la grandezza di una società che, purtroppo, è svanita nel vento. E' rimasto l'orgoglio, ma tra le fioche luci di San Siro anche questo è stato mortificato dalla scempiaggine di Sissoko e dalle confuse ideologie di Zaccheroni che ancora una volta sceglie assurdamente Del Piero per la doccia anticipata. E l'orgoglio non potrà regalare Champions League (e fors'anche nemmeno l'Europa League) ed evitare di rinverdire le nefandezze degli anni peggiori ed oscuri della società bianconera. L'Inter vince senza convincere e senza fugare i dubbi sulla presunta crisi (sarà il Barcellona a dircelo); la Juve annega nella sua mediocrità e ribadisce che quei presunti 200 milioni di Euro bisognerà spenderli prima dei tre anni previsti da Elkann per ricostruire una squadra disarmante e priva di idee sia in campo che fuori. Perchè la Juventus, e lo comprendano bene coloro che dicono di gestirla, è la storia del calcio italiano, con i suoi successi, i suoi innumerevoli campioni, il suo universo di tifosi che tutto si augurano meno che di scimiottare altre tifoserie costrette, da troppo tempo, a piangere su un passato che non ritorna più.

Nessun commento:

Posta un commento