mercoledì 12 maggio 2010

Una festa tutta blu

Ci sono le notti bianche, quelle esplose con l'olimpica Torino di quattro anni or sono e che ormai proliferano in ogni dove. Ma da ieri c'è anche la notte blu, quella idealmente collegata domenica scorsa alla felsinea capitale e che ieri sera, a Cuneo, ha raggiunto la sua apoteosi.

La Cuneo calma e silente, capoluogo di una provincia ritenuta fredda e distaccata, è stata teatro di una festa memorabile, indimenticabile come quel primo scudetto cucito sulle maglie del nostro orgoglio: la Bre Banca Lannutti. Da ogni parte, un fiume azzurro si è riversato nel centro della città per festeggiare i moderni eroi del volley, quelli del sogno lungamente inseguito e finalmente realizzato. Savigliano e Saluzzo, Fossano e Alba idealmente rappresentate nella fiumana di persone perchè non era solo la festa di una città, ma di una provincia intera, finalmente esplosa in un grido liberatorio: "Ci siamo anche noi". Vedere quei giovani (e anche meno, e anche molti) festanti cantare e ballare, urlare al cielo i nomi dei neo campioni che a lungo rimarranno nella memoria, ha un sapore particolare: non c'erano rivalità e odi, cori e insulti contro il nemico odiato, ma l'amore viscerale verso uomini confusi tra la folla, desiderosi di abbracci e pacche sulle spalle. Lontani risuonano gli echi del divismo del calcio o le violente rivalità che sempre più ne allontanano le folle: qui c'è gioia, allegria, fierezza di essere da quei campioni rappresentati. Eccola la freddezza ed il distacco di una provincia che sa gioire in modo sano: datecene l'occasione, e il nostro calore sarà più grande di questo infinito cielo blu. Grazie Bre Banca e grazie Cuneo: momenti come questi sanno cancellano la mestizia di una vita spesso sempre uguale.

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