lunedì 14 marzo 2011

L'Ira Funesta di una Vecchia Signora

"Precisazione della Juventus Juventus Football Club ha mantenuto con tutti gli organi d'informazione un dialogo aperto nel corso di tutta la stagione sportiva. La società intende proseguire su questa linea, pur essendo i risultati sportivi non soddisfacenti a giudizio dei tifosi, dello staff tecnico, dei dirigenti e dei calciatori. Ogni componente è strenuamente impegnata nel miglioramento di una vicenda sportiva non all'altezza della tradizione, tuttavia si ritiene assolutamente irresponsabile il comportamento del quotidiano Tuttosport, che prosegue nel suo malinteso ruolo di quotidiano "di riferimento" a diffondere notizie inattendibili, con l'unico obiettivo di mettere in discussione la professionalità del tecnico, di alcuni calciatori e dirigenti.


Formulare una rosa composta da sette nomi di possibili nuovi allenatori in otto giorni significa semplicemente stuzzicare gli animi più emotivi, non certo formulare resoconti credibili, tantomeno avere fonti credibili. La Juventus non ha quotidiani "preferiti" o di "riferimento" e la gran parte del popolo juventino neppure. I calciatori, i tecnici, i dipendenti e i dirigenti continueranno a lavorare, sapendo che questa stagione sportiva porrà le basi per un lavoro che dovrà essere completato con rapidità per riportare i colori bianconeri dove la storia, la tradizione e i milioni di tifosi li hanno collocati. Con passione, con coraggio e con determinazione.


La Signora, dunque si è incazzata. Basta con questa ridda di nomi, con le critiche gratuite a società, dirigenti, allenatore o giocatori. Tuttosport la smetta di cercare di interpretare il pensiero di milioni di tifosi e si trasformi in un quotidiano obiettivo, bipartisan ci verrebbe da dire, equilibrato e meno “gossipparo”.


La Juventus, come recita l'editto, non ha giornali di riferimento, e non può certo Tuttosport interpretare questo delicato ruolo. Non può farlo un quotidiano che dedica dieci pagine alle squadre torinesi, che ha radici profonde nella realtà piemontese e che da anni è la cassa di risonanza delle vicende bianconere. Non può pensare il giornale diretto da De Paola di dire che Del Neri non ne azzecca una, che ci sono giocatori che non sono degni non solo di vestire la maglia bianconera, ma forse di appartenere all’italica elitè pallonara e soprattutto che siamo di fronte ad uno staff dirigenziale alla ricerca di un centro di gravità permanente e di un progetto che sia veramente tale.


No, nulla di tutto questo: Tuttosport, anzi, diventa il nemico principe da attaccare. Lungi da me difendere un quotidiano di cui spesso non ho condiviso la linea editoriale (per sport si intende una serie di attività che non possono essere relegate alle ultime pagine dopo una fiumana di inutili notizie su Juventus e Torino), ma quanto faceva comodo lo stesso giornale quando osannava l’inosannabile, quando muoveva petizioni popolari contro Calciopoli, quando era veramente la cassa di risonanza di “Schindler’s Lists” di pseudo campioni che mai avrebbero indossato la gloriosa maglia bianconera.


Ora interpretare il pensiero di tanti tifosi diventa un problema, un problema da affossare con un comunicato che sa tanto di ultima spiaggia e di un barcollante vagheggiare nella terra di nessuno, alla vana ricerca di un alibi su cui riversare il fallimento, l’ennesimo, di una stagione e di un progetto.


Sappiano dunque sopportare i dirigenti juventini le critiche e i confusi pensieri del quotidiano torinese: chissà mai che, fra tante "stuzzicanti" notizie, non si nasconda il suggerimento giusto per riprendere la retta via e ridare la dignità perduta al popolo juventino.


















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