I Falsi Pensionati

No, questa volta non dobbiamo scendere nel Sud e scomodare Mafie, politici accondiscendenti o quant'altro: il caso, drammatico, ha radici nel profondo Nord, nei comuni di Gurro e Miasino (provincia di Novara) ove il consigliere regionale del Piemonte Michele Giovine avrebbe raccolto e avvalorato 17 firme, false, in appoggio alla lista Pensionati per Cota nelle recenti elezioni regionali in terra sabauda.

Ora il Giovine è stato condannato a 2 anni e 8 mesi per la falsificazione delle firme a sostegno della lista “Pensionati per Cota” con cui era candidato alle scorse elezioni regionali del 2010; insieme con lui è stato condannato a 2 anni e 2 mesi anche il padre Carlo.

In aggiunta alla condanna, Michele Giovine è stato condannato anche alla sospensione del diritto elettorale per 5 anni e all’interdizione dai pubblici uffici per 2. 

Pare che dai tabulati telefonici e dall’esame delle firme, nonche’ dalle ammissioni dei testi, sarebbe emerso che i due Giovine non si trovassero in quelle zone nei giorni in cui hanno attestato di avere autenticato le sottoscrizioni. Per il giudice Alessandro Santangelo, che ha emesso la sentenza, sarebbero state falsificate 17 firme su 19.

Questa vicenda riapre la diatriba, improvvidamente sospesa dal Consiglio di Stato, tra il Centrosinistra, paladino del riconteggio delle schede, e un Centrodestra che pare aver ottenuto una vittoria certamente poco chiara e credibile.

Siamo soprattutto soddisfatti perchè, dopo aver attaccato il Movimento 5 Stelle definendolo responsabile della Caporetto Bressiana, ora si profila all'orizzonte un nuovo obiettivo contro il quale scagliare i propri anatemi, anche se il sapore in bocca che questa vicenda lascia è già di per se più amaro di quella sconfitta.

Riuscirà la Mercedes ad ottenere la giustizia sperata ? Ma soprattutto riuscirà Cota a dimostrare la limpidezza della sua vittoria e a non farci credere che, ormai, siamo sudditi della Repubblica delle Banane ?

Almeno, il dittatore di quello stato era Woody Allen, simpatico, istrionico, fantasioso, geniale in grado di suscitare una composta ilarità; qui invece, ormai, su cui ridere non c'è più nulla.