martedì 12 luglio 2011

Svegliati, Italia !!

Default è un termine che sentiremo spesso ronzare nelle nostre orecchie in questi torridi giorni d'estate. Rischia il default il vecchio Zio Sam, la più grande potenza mondiale che inevitabilmente, visto l'impatto del dollaro, rischierebbe una catastrofe mai conosciuta dall'uomo. 
Ma il default sta bussando alla porta anche della nostra bistrattata Nazione che, tra Lodi ed intercettazioni, puttane d'alto borgo e faccendieri incalliti, è sempre più vicina alla Grecia e sempre più lontana, al pari, ad un equilibrio economico che le permetta di risollevarsi dalla melma in cui è sprofondata.
Ci potranno raccontare quello che vogliono, ma il default l'Italia lo sta conoscendo da tempo ed è forse giunta l'ora, senza fare proclami sovversivi, che la parte sana (sempre che ne sia rimasta) di questo Paese si ribelli ad uno stato delle cose ormai in totale degrado.
Tra politica, imprenditoria, industria è una corsa continua a salvaguardare i propri interessi affliggendo quotidianamente mortali colpi di scure ad una popolazione inerme ed incapace di prendere in mano il proprio destino.
La forbice tra ricchezza e povertà, ormai evidente agli occhi anche dei meno attenti, ha raggiunto l'apice dell'apertura, ma chiedere a chi si trova sulla lama ricca di fare delle leggi, degli interventi che risanino la situazione è come chiedere a Jack lo Squartatore di non infierire sulle sue vittime.
Insomma, basta! A centocinquant'anni dalla nascita di questo Paese ci troviamo in una situazione che non è più sostenibile, senza lavoro, senza soldi, senza una parvenza di futuro. Chiediamo troppo a questo mondo se desideriamo solo un po' di moralità, di chiarezza, di responsabilità tra l'altro ben pagata con stipendi faraonici e mazzette provenienti da ogni dove ?
Pulizia, onestà nelle azioni, sensibilità verso i bisogni dei più deboli: non investimenti che perdono l'8% in due giorni per poveri pensionati che magari lì ci hanno messo i risparmi di una vita.
Onestà da parte di imprenditori che paghino il giusto, che assumano nei termini previsti dalla legge, che non siano portatori di una mentalità truffaldina che li spingono a rubare i soldi persino ai propri parenti.
E soprattutto una classe politica nuova, diversa, seria che faccia ciò per cui è stata votata: gli interessi di un Paese ormai con un piede nella tomba e l'altro su una saponetta.

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