lunedì 17 ottobre 2011

Baraond...A

Forse non sarà il più bel campionato del mondo, ma certamente pare essere, nella sua pochezza, il più equilibrato. Diciotto squadre in dieci punti, nessuno che riesce a salire sul rapido della fuga, mantenendo così in vita campioni bolliti e bandoleri stanchi che già pensano ad un futuro ritiro.

Perde l'occasione la Juve, fermata dal Chievo in una partita che se non altro ha restituito a Madama gli antichi fasti durante i quali strapparle un pareggio era un onore, mentre salgono e scendono continuamente vecchi e nuovi protagonisti dalla giostra pallonara che un giorno ti getta nella polvere e quello dopo ti osanna sull'altare. Capitomboli strambi come quello del Napoli e dell'Inter non lasciano strascichi particolarmente negativi, così come può permettersi di risorgere il Diavoletto rossonero o volare l'aquila biancazzurra che vince al fotofinish il primo derby dell'era post tottiana.
Certo, fa scalpore vedere l'Inter crollare a Catania e rincorrere un giocatore venduto solo due mesi or sono, forse dopo essersi resa conto che Forlan non è poi quel fuoriclasse che qualcuno voleva farci credere.
A vederla arrancare al cospetto di Almiron e compagni ci viene da pensare che, senza la baraonda di Calciopoli, molti scudetti sarebbero stati cuciti su altre maglie, visto che solo la concomitante assenza di alcune squadre e presenza di Mourinho in panca pareva aver rivitalizzato una società sull'orlo della crisi di nervi.
Mentre contiamo i giorni che ancora riuscirà a vivere in panchina Mangia, la nota lieta arriva da Roma dove la Lazio del signor spalmadebiti Lotito sembra avere tutte le credenziali per recitare un ruolo da protagonista in questa stramba annata.
Stessa sorte potrebbe toccare anche al Napoli se solo si concentrasse più sul campionato (obiettivo raggiungibile) che su una Champions che, fin quando ci sarà il Barcellona, non sarà terreno fertile per la squadra di Mazzarri.
Detto di una discreta Juve che se non altro gioca da Juve (non sempre si può vincere, ma almeno provarci vero Del Neri ?), pur intrisa anche lei nella stessa italica mediocrità, rimangono i complimenti per società come Udinese, Atalanta, Parma e Cagliari che senza strilli e grandi nomi stanno rendendo più interessanti e ingarbugliati i nostri week end calcistici.
Ultima nota, e qui si scende in serie B, per il Torino: ci voleva tanto a trovare un allenatore serio, silenzioso, schivo ai proclami che trasformasse un'accozzaglia di individualità in una squadra degna di quella maglia ?

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