lunedì 24 ottobre 2011

A Marco

Esistono persone straordinarie che seppure non le incontrerai mai personalmente, entrano nella tua vita e si trasformano in amici invisibili, in compagni di momenti indimenticabili. Capita soprattutto con gli atleti, con gli sportivi, con quelli che tu vorresti essere ma che per incapacità o impossibilità non sarai mai.

Marco era uno di quelli, Marco era qualcosa di più. Era il sorriso scanzonato della bella gioventù che vorremo vedere sempre, tutti i giorni, tutti i momenti della nostra vita. Marco era lo spericolato che noi non saremo mai, il campione, il talento che molti di noi non possiedono ma per il quale non provi invidia ma solo ammirazione sincera perchè troppo pulito, troppo gioioso per suscitare sentimenti negativi.
Marco però era soprattutto un ragazzo di 24 anni che un destino bastardo ha strappato troppo presto alla vita negandogli con violenza la gioia di continuare ad essere e ad esistere.
Non stupisca se le lacrime scendono anche per una persona che non conosci direttamente, perchè quando appariva su quel teleschermo sembrava di averlo seduto nel salotto di casa pronto a scherzare, a ridere, a farti passare momenti indimenticabili.
Tutto questo, ora, non è più. Marco ha pagato con il prezzo più caro l'amore per uno sport che dietro ogni curva, ad ogni accellerata può presentarti un conto salatissimo ed amaro, amaro come il dolore che abbiamo provato ieri quando è stato involontariamente travolto da un immane tragedia che lo ha lasciato definitivamente lì su quella maledetta pista.
Si dirà di uno sport affascinante e pericoloso come tanti altri sport dove la linea che divide la gloria dal dramma è sottilissima, sia essa una curva, un rettilineo affrontato a folli velocità, un salto male impostato su due assi che scivolano sulla neve. Si parlerà di gomme o di elettronica, di destino o di rischio esagerato, ma il vero, unico dramma è di vedere un figlio morire quando la morte non può essere pronta a colpirlo.
Marco, come Fabio, come Franco, anime spezzate quando la vita avrebbe ancora dovuto dargli tanto, forse tutto, ma che non avranno più il tempo per raccogliere nulla se non la nostra disperazione e il nostro dolore.
Ciao Marco, ci mancherai e non sai quanto...

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