"Profumo di Passera dei Monti". No, non è lo slogan del futuro partito "Forza Gnocca", quello che dopo la dipartita della Lega Napoleone Silvio potrebbe fondare, ma è, giocando sui nomi, una parte del neo governo che dovrà guidarci fuori dalla melma in cui ci troviamo.
Un Governo che piace a tutti, come la Cuccarini: piace alla Stampa (eccezion fatta per i seguaci del Cavaliere), piace alla politica (eccezion fatta per gli ex verdi seguaci del Cavaliere che un dì ci convinsero che Ruby era la nipote di Moubarak), piace a Marchionne (urrah) e piace anche alla Chiesa e alla Finanza, tanto per non farci mancare nulla.
Mi viene da chiedere come mai la saccente italica politica non ci abbia pensato prima ad inserire qualcuno di questi nobili soloni nel Governo, ottimo, eccezionale, assolutamente perfetto (tutti aggettivi appioppatigli dal mondo politico).
Non è che questi siano marziani improvvisamente scesi sulla terra, ma erano sparsi qua e là per il Paese e ci voleva poco a radunarli, ad invitarli alla sacra corte per redimere le diatribe dello Stivale.
Mario Monti era lì a portata di mano (prima ne avevano Tre di Monti all'economia, e abbiamo visto i disastri), così come Passera (inteso come Corrado e non come arredo del Bunga Bunga) o come Paola Severino, avvocato che difese Prodi nel processo Cirio, Acampora (legale Fininvest) nel processo IMI-SIR e che fu proposta (ma non accettò) dall'UdC come Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura (quindi gradita all'intero arco costituzionale).
E' vero, non erano politici eletti dal popolo, ma non lo erano neanche tutti gli altri nominati grazie al Porcellum e non dalla volontà popolare; quindi cosa cambiava proporre già allora qualcuna di queste mirabolanti soluzioni montiane ?
Rimango dell'idea che se un'intera classe politica non è in grado di risolvere i problemi di un Paese, dovrebbe avere il buon gusto di farsi completamente da parte, ma è altresì vero che con i Governi tecnici, il popolo perde l'unico insindacabile diritto: quello di eleggere i suoi rappresentanti, e l'aver accontentato tutti i personaggi e le caste sopra descritte lascia un forte, insolubile dubbio: sarà vero governo delle riforme, oppure, ancora una volta, il cetriolo volante finirà nel real deretano dell'ortolano ?
Io, nel dubbio, stringo forte forte per almeno non agevolarne l'introduzione.
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