mercoledì 9 novembre 2011

Il Crollo della Cupola

La La Maestà del Cupolone, alla fine, è crollata. 5 anni e 4 mesi di patrie galere, che ovviamente non sconterà, finiscono sulla testa di Luciano Moggi a conferma dell'impianto probatorio che lo vedeva come la longa mano che tutto poteva, tutto faceva nel nostro mondo pallonaro. 5 anni e 4 mesi che pesano come un macigno non solo su di lui, ma sull'intera storia della Juventus, almeno quella legabile alla sua, discutibile era.





Mi fido dei Magistrati, e so che la guerra non finirà lì; ma il senso di disgusto, di schifo che provo in questo momento come tifoso juventino è totale, un sapore amaro di frode e di illusioni distrutte da un uomo che ha veramente rovinato l'intera storia della società calcistica più blasonata d'Italia.
Non mi importa che "il tribunale rigetta le domande di risarcimento danni nei confronti dei responsabili civili 'Federazione Italiana Giuoco Calcio' e 'Juventus Football Club Spa'"  dando senza dubbio un'immagine confusa a tutto quello che è successo, perchè nella mia testa non riesco a scindere l'operato di Moggi dagli evidenti vantaggi che ha prodotto a favore della società bianconera.
Per conto di chi agiva, in fondo, il Direttore Generale della Juventus se non per la sua stessa società ? Come discutere ancora di tre ammonizioni comminate ai giocatori del Bologna quando il male e la truffa da lui orchestrata sono di una portata così evidente ?
Non era solo, certo, e non era il solo. Della Valle, Lotito, Foti, gli arbitri, questi tutti condannati, l'Inter "prescrizionata" e chissà quanti altre losche figure che in quegli anni hanno popolato il mondo dei sogni, delle passioni, uno dei pochi rifugi ad un'italica realtà di merda.
I danni certamente saranno economici, ma non sono quantificabili quelli morali, quelli di tifosi che si alzano alle 4 di mattina per una trasferta ad Udine o che fremono nell'attesa di un grande match già tutto combinato.
Poco importa ora di scudetti strappati o restituiti, perchè l'ombra lunga cade pesante su tutta la storia recente della Juventus, sull'era Lippi e Zidane, sull'era Del Piero e Vialli.
La Juve era forte, poteva vincere sicuramente senza aiuti particolari e senza quella protezione che, a mio modo di vedere, non può essersi concretizzata solo negli utlimi due anni di Moggi, perchè un sistema del genere non lo si crea dal mattino alla sera ma ci vogliono anni, tempi, personaggi particolari.
Non finirà qui, siamo certi: ci saranno appelli e contrappelli, richieste di scudetti e quant'altro, anche se, a mio avviso, sarebbe meglio chiudere con un tombino questa fogna a cielo aperto e guardare al futuro, a ricostruire un calcio evidentemente malato, a ridare credibilità a un mondo che la stessa se l'è giocata all'ombra della grande cupola.

Nessun commento:

Posta un commento