martedì 21 maggio 2013

Il Mio Nome è Franco


“Buongiorno a tutti i lettori del blog, ai quali corre l’obbligo di presentarmi ufficialmente. Il mio nome è Franco, Franco T. per l’esattezza, anche se in verità mi chiamo Giuseppe e l’appellativo non è uno strano vezzo personale ma mi è, anzi ci è stato appioppato solo poco tempo fa.
Siamo in centouno a portare questo nomignolo, ma nulla centriamo con il tenero drappello di dalmata perseguitati da Crudelia De Mon; noi, tutt’altro che teneri ed innocenti, abbiamo da poco impallinato il Mortadella e probabilmente con lui il vano sogno di democrazia e libertà che anima tanti piccoli ed ingenui italiani.
Ma davvero qualcuno tra di voi pensava che avremmo potuto portare al governo quegli squinternati dei grillini con il rischio che ficcassero il naso nei nostri affari ? Eppure il coro di voce che si levava dalla base era forte e chiaro: niente alleanza coi 5 Stelle perché loro rappresentano il nuovo fascismo ergendosi a fautori di una campagna moralizzatrice utopica e banale come i punti del loro programma; e dunque perché lagnarsi ora che abbiamo stretto alleanze col vecchio nemico (scusate, mi scappa una risatina), quello contro cui avete sempre votato ma nelle braccia del quale ci avete spinto con l’intransigenza dimostrata verso i Pentastellati ?
Voglio però essere chiaro, almeno questa volta, con tutti voi e liberarvi da un peso che, dai vostri commenti, pare gravarvi sulla coscienza come un macigno insopportabile: tutto quello che è successo era già scritto ed il copione è stato perfettamente rispettato. Certo, avessimo vinto con un altro margine ci saremmo potuti risparmiare questo governo di larghe intese lasciando fintamente all’opposizione il Cavaliere e i suoi vassalli, fintamente perché nessuno di noi, se non piccole e sparute frange, si è mai sognato di estrometterlo dai giochi con il rischio di mandare a puttane anni e anni di intrallazzi politici e non.
E a proposito del Cavaliere: visto come stanno volando le sue aziende ? E chissà cosa succederà quando lo nomineremo senatore a vita dopo aver furbescamente evitato la trappola grillina della sua ineleggibilità, magari rilanciando sul tappeto verde un DDL che rischia di cancellare dalla mappa politica il Movimento stesso.
Ma davvero pensate che noi voteremo la sua ineleggibilità ? Ragazzi, ma siete fuori ? Per vent’anni non vi siete accorti di questo problema ed ora pensate che tocchi a noi risolverlo ?
Una cosa però ve la voglio dire, in tutta franchezza: voi che ci criticate ed attaccate non avete la benché minima idea di quanto sia difficile fare politica a certi livelli.
Da una parte la base che urla, si contorce inutilmente in cervellotiche elucubrazioni senza aver ancora capito che delle loro lamentele, dei loro piagnistei a noi poco interessa (e non fidatevi cari amici delle sirene che promettono cambiamenti perché questi mai arriveranno); dall’altra dobbiamo rispondere al vero potere che ci comanda, a quelle oscure ed indicibili forze che del vuoto della politica si sono abbeverate agitandoci al vento come marionette, burattini senza fili, limoni da spremere e da buttare quando il succo è stato completamente estratto.
Ma pensate veramente che noi si possa decidere qualcosa in autonomia ? Siete convinti che abbiamo tutto questo potere ?
Noi, voi, viviamo un Thruman Show dove l’occulto regista ci permette di gestire un piccolo orticello e magari di ingrassarci come vitelli da carne fino a quando a lui conviene e fino a quando non decidi di ergerti a difensore della libertà.
E’ per questo che i 5 Stelle, se non li convinceremo con le “buone”, dovranno restare fuori dai giochi: ma vi ricordate negli anni 90 la furia leghista che stava per abbattersi sulla politica ? Ecco, quell’onda rivoluzionaria fu prima incanalata, poi comprata con quattro denari e infine ridotta a drappello utile per tenere in mano punti nodali della scacchiera con qualche innocua manifestazione folkloristica a contorno.
E SEL, usata per prendere quel fondamentale premio di maggioranza e subito sdoganata al miglior offerente ?
Sel, Fratelli d’Italia, Lega: frammenti di quorum sparsi e che ora torneranno utili per quelle commissioni che spetterebbero di diritto all’opposizione, riuscendo così a salvare apparenze e facciata.
Ora vi lascio, cari lettori, con i vostri dubbi che potranno essere fugati solo se sarete in grado di rileggere, senza paraocchi o schemi predefiniti, la storia della nostra democrazia: ma so già quanto sarà difficoltosa questa operazione per colpa di tutto quel veleno che, in questi anni, vi abbiamo iniettato nelle vene.
So che penserete che queste righe sono il frutto di una mano paranoica e visionaria, ma se scaverete nel profondo della vostra anima troverete tante, troppe drammatiche corrispondenze alla realtà che stiamo vivendo, una realtà aleatoria come il segno a matita che avete pensato di mettere su un simbolo e su un nome che, comunque appaia, sarà sempre lo stesso.
Salve a tutti amici, sono Franco T., tiratore scelto che nelle segrete di un’urna ha sparato contro la vostra libertà.

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