
E’ così mestamente povero il nostro football se la seconda squadra d’Italia viene surclassata in maniera tanto netta dal Manchester United ? Se la Fiorentina poteva lamentarsi per i torti arbitrali subiti, Milan e Roma purtroppo non hanno alibi a cui aggrapparsi, se non un’inattesa quanto evidente manifesta inferiorità. Si, è vero che l’assenza di Pato pesa nei meccanismi del gioco rossonero, ma la squadra pare “bollita” in tutti i suoi elementi a cominciare da quel Ronaldinho lontano parente del giocatore eclettico che fu. Se poi anche le colonne Ambrosini e Pirlo falliscono, allora non ci rimane che toglierci il cappello di fronte alla classe di Rooney, alla duttilità di Fletcher e soprattutto al Grande Vecchio del calcio mondiale: quel Sir Alex Ferguson che, pur perdendo un talento come Cristiano Ronaldo, continua a costruire squadre solide con una coralità di manovra sorprendente ed armoniosa. Complimenti dunque allo United e ai suoi tifosi, signori nell’applaudire l’ex gioiello di casa, David Beckham, al suo ingresso nel suo vecchio stadio: avranno anche gli Hooligans, ma almeno non si sentono i “Buh” razzisti quando un giocatore di colore tocca palla.
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