Andrea e Nino rappresentano la comicità del passato, schiva dalle volgarità che spesso accompagnano lo sproloquio di qualche giovane attore, e seppure il ritmo non sia quello frenetico che la nostra nevrotica società impone, ti ritrovi alla fine del loro numero con un sorriso stampato sul volto a ricordarti che il tempo non sembra essere mai passato. Certo, la brioche forse si sarà inacidita e i fili d’argento che colorano la sparata chioma del commissario sono i segnali che lo scorrere del tempo non risparmia nessuno, ma ad esso sopravvivono i doppi sensi, la mimica facciale e un’ironia sempre sottile che sa prendersi gioco con buon gusto dell’attualità. E chissà se un giorno, tra tanti volgari battibecchi di tronisti e pretendenti e bambini canterini riusciremo a riassaporare gli editoriali di Emilio o i travolgenti momenti di Di Domenica.
giovedì 4 febbraio 2010
Zelig: Ritmo ed un Sottile Velo di Nostalgia
Andrea e Nino rappresentano la comicità del passato, schiva dalle volgarità che spesso accompagnano lo sproloquio di qualche giovane attore, e seppure il ritmo non sia quello frenetico che la nostra nevrotica società impone, ti ritrovi alla fine del loro numero con un sorriso stampato sul volto a ricordarti che il tempo non sembra essere mai passato. Certo, la brioche forse si sarà inacidita e i fili d’argento che colorano la sparata chioma del commissario sono i segnali che lo scorrere del tempo non risparmia nessuno, ma ad esso sopravvivono i doppi sensi, la mimica facciale e un’ironia sempre sottile che sa prendersi gioco con buon gusto dell’attualità. E chissà se un giorno, tra tanti volgari battibecchi di tronisti e pretendenti e bambini canterini riusciremo a riassaporare gli editoriali di Emilio o i travolgenti momenti di Di Domenica.
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