Malgrado il nostro Paese abbia recentemente detto No al nucleare, piovono in Italia radiazioni come se nulla fosse cambiato.
Certo, non stiamo parlando di quelle mortali di Chernobyl e Fukushima, e forse non hanno nemmeno un effetto tanto deleterio: sono radiazioni che sanno di pulizia, di colpo di scopa dato ad un certo modo di intendere e gestire il calcio.
Viene da dire "Era ora" dopo cinque anni di processi e contro processi, di paginate di intercettazioni o presunte tali, di colpi di scena mancati o per lo meno insabbiati.
Il male del calcio, il sistema piduista che in esso dominava, era costituito da questa triade e a loro, solo a loro faceva capo.
Lucianone, ovviamente non ci sta. Minaccia terremoti e sfracelli, anatreme su un mondo che ha la stessa credibilità della storiella della nipote di Moubarak, ma un dubbio, inevitabilmente, ci assale: possibile che sino ad ora si sia cercato di tenere nascosti altri "scomodi" protagonisti, che la verità sia solo stata in parte raccontata, che "Tutti facessero così" ma a pagare per tutti siano solo loro tre ?
Certo, l'ultimo caso della denuncia di Quadrini male insabbiata dalla giustizia pallonara lascia molti dubbi non tanto sulla colpevolezza di Moggi & C. quanto sul fatto che il resto del pallone ne sia sempre rimasto fuori; però, almeno, consideriamolo un primo passo verso una giustizia che possa restituirci un calcio per il quale possa ancora valere la pena esaltarsi e deprimersi, emozionarsi e gioire.
Cari amici, la battaglia non finirà qui ed il malcostume di uno sport che tale non è più continuerà ad imperversare; ma almeno smetteremo di sentir stupidi rimpianti bianconeri sul tempo che fu e su vittorie che, onestamente, non hanno più nemmeno una lontana parvenza di credibilità
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