Esimio John Elkann,
Lei si sarà sicuramente divertito nella serata di Firenze a vedere la Juventus sbarazzarsi della Fiorentina; noi tifosi, stasera, ci sentiamo umiliati di fronte alla pesante debacle subita contro il modestissimo Fulham, sperando che poi domani questa squadra non diventi improvvisamente imbattibile sulle colonne di qualche quotidiano amico.
Abbiamo provato serio imbarazzo nel vedere undici fantasmi, che forse un tempo furono anche giocatori di calcio, vagare spaesati sull'erba del Craven Cottage (ma i nostri immaginifici scenari non dovevano essere l'Old Trafford e il Camp Nou ?) e venire derisi da Zoltan Gera e Bobby Zamora, due fuoriclasse che siamo sicuri finiranno sul taccuino del solerte Alessio Secco dopo i Felipe Melo, Poulsen, Cannavaro e Grygera. E poi ci può gentilmente spiegare, Lei che dall'alto sovrintende alle fortune bianconere, quel triste Del Piero, unico, autentico fuoriclasse di questa sbrindellata compagnia, in panchina ? Usciamo distrutti da questo giovedì dove anche l'ultima, mi si perdoni misera, spiaggia è stata travolta da uno tsunami che non potrà non avere ripercussioni sul futuro della Vecchia Signora. E' fallito il quinto progetto, se mai progetto sia stato disegnato in passato da qualcuno; e non basta recuperare una bandiera come Bettega in una società dove il calcio sembra essere materia sconosciuta ai più. Buon lavoro, John Elkann, e buona e necessaria epurazione (e non solo di giocatori); perchè nel nuovo scempio del Delle Alpi, se lo spettacolo sarà come quello londinese, più che la verde erba si potrà impiantare la sabbia del deserto che quello stadio rischierà di essere.
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