mercoledì 27 aprile 2011

I "Ladri" di Voti

Un tempo si diceva "Per favore, non sparate sul pianista"; ora, invece, si spari sul comico. E chi è questo comico così tanto fastidioso da suscitare le ire nientepopodimenoche di Massimo Donadi, capogruppo alla Camera dell'Idv e del redivivo Marco Pannella ? Ovvio, lui, quello che ha osato sfidare il paludoso sistema politico italiano con il suo Movimento: all'anagrafe Beppe Grillo.
L'accusa è semplice, la stessa che risuonò tambureggiante nei sinistri anfratti sabaudi un anno fa quando il suo 4% sembrò determinare la sconfitta della Bresso a favore del gongoleggiante Cota, perchè quei voti provenivano dall'elettorato di Sinistra, un voto di protesta scambiato per vile tradimento.
La stessa musica suona ora per le Amministrative di Milano, dove il probabile (almeno nei sondaggi) 5% del candidato dei Grillini Mattia Calise potrebbe portare alla sconfitta di Pisapia a favore di Lady Moratti.
"Grillo corre per Berlusconi"; Chiede consenso per un progetto che è basato su un’utopia antagonista e l’unico che si frega le mani è il premier”. E ancora: “Quando dice che la Moratti e Pisapia sono la stessa cosa è la quinta essenza del populismo, dell’anti-politica e di chi vuol far credere che tutto è marcio sempre e comunque”.
"Ma seguendo Grillo Berlusconi e il Centrodestra vincono per i prossimi cinquant’anni”.
A Milano sono stati presentati 14 candidati sindaco (ridotti a 9) e 39 liste "sforbiciate" a 28 dalla Commissione Elettorale Circondariale, in nome di un bipolarismo che avrebbe dovuto affossare la miriade di simbolini e idee trasformate in partito.
Ce n'è per tutti i gusti, palati sopraffini ed avventizi da betola: dalla Lista Multietnica Milano Nuova, alla Lega Lombardo Padana, al Partito Comunista dei Lavoratori che con il candidato Montuori potrebbe si lui sottrarre linfa vitale al Pisapia. Però no, meglio scagliarsi contro Grillo ed il suo movimento perchè, a livello mediatico, fa più effetto e i rimbombi sono più fragorosi. Tralasciando il Donadi che forse dovrebbe pensar meno al Salotto di Vespa e più a chi fugge dal suo partito attratto dalle sirene berlusconiane, stupisce Pannella che proprio dalla protesta e dalla voglia di novità trasse linfa vitale per la sua gloriosa carriera politica. Forse il Movimento 5 Stelle favorirà involontariamente la rielezione di Sciura Moratti, ma siamo così sicuri che i voti dei Grillini sarebbero finiti ad una sinistra o ad un'opposizione che è tale solo sulla carta ? Non viene il dubbio che, dietro a quel voto, ci sia la volontà effettiva, seppur apparentemente utopica, di cambiare le carte in tavola, di parlare di problemi reali, di bonificare la paludosa politica italiana da personaggi e lacchè di corte che hanno a lungo regnato e fatto il loro tempo?
E se a Milano succederà l'irreparabile, a Torino? Due liste di sinistra alternative a Fassino propongono i loro candidati alla poltrona, De Betto e Bossuto: anche qui il "grillino" Bertola farà cadere lo Smunto Imperatore per consegnare la città a Coppola ? O forse siamo di fronte ad una Sinistra che, non sapendo più a che santo rivolgersi, si è ridotta alla demonizzazione dell'avversario di turno ? Ieri l'antiberlusconismo, oggi l'antigrillismo: ma a forza di anti, giocando in rime, non si può andare avanti.

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