No, caro Pier Luigi, non c’è più
tempo per pettinare le bambole o smacchiare la pelle dei giaguari. E’ giunta l’ora
di dire da che parte state, anche se nuvole nere si addensano sulla testa del
Partito Democratico a prescindere dalla scelta che si troverà costretto a fare.
L’agonizzante Centro Sinistra,
già profondamente ferito dalle continue primarie perse in casa (la tristezza di
chi gioca da solo a scacchi e riesce pure a perdere), sta per defungere in
maniera inequivocabile perchè, a prima vista, non c’è una via d’uscita al
fallimento.
Certo, la piccola e flebile
speranza è che Mario-netta Monti riveda, coadiuvato da Crocodile Elsa, l’ignobile
farsa dell’articolo 18 che altro non fa che spingere nel baratro milioni di
lavoratori dando a tanti squallidi capetti sparsi qua e là la mannaia del boia,
ma se così non fosse (e il dubbio che non lo sarà è quasi certezza) quale sarà
il comportamento da tenere per il PD ?
Votare contro alla Camera, magari
in presenza dell’immancabile richiesta di fiducia, vorrebbe dire correre il
rischio di far cadere un governo appena nato (e molto amato dalle reali fonti
di potere italiche e non) con l’inevitabile conseguenza di un innalzamento
dello spread, di borse a picco e di baratro Grecia più vicino che mai; dall’altra
però dire si all’immondo pastrocchio significherebbe sputtanare anni di lotta
in favore delle classi meno abbienti, barricate a fianco di operai bistrattati,
tradimento di quella che è stata, e ancora dovrebbe essere, l’ideologia di base
di un partito di sinistra e del proprio sindacato di riferimento.
Certo, nell’era dei volta gabbana
un improvviso cambio di fronte sarebbe meno drammatico di un secco No al volere
di Mario-netta, ma quanti sarebbero a quel punto i “traditori” pronti a
sfiduciare un partito che li ha abbandonati sulla strada della miseria, della
disoccupazione o, peggio ancora, a prostituirsi pur di mantenere un posto di
lavoro ?
Scelta difficile, caro Pier
Luigi, scelta che ti costringerebbe ad assistere inerme alla diaspora dei
diseredati verso altri lidi più sicuri e credibili, siano quelli dell’inossidabile
Di Pietro, siano quelli del prolifero Vendola, siano quelli dell'irascibile Beppe
Grillo.
Certo, un’azione di elevata
abilità politica che porti il governo e l’oscura ombra del PdL che lo manovra
(ora ve ne sarete resi conto che, ancora una volta, ha vinto Berlusconi ?)
sarebbe auspicabile ed eviterebbe un cataclisma della sinistra di dimensioni colossali,
ma ne sarà ancora capace una gruppo politico che ormai ricorda più la
sgangherata Armata Brancaleone (di certo senza l’eterea ironia dell’intramontabile
ed indimenticabile Gassman) che una
forza coesa in grado di imporre il proprio pensiero?
Il futuro, caro Pier Luigi, è
tutto nelle tue mani ed è gravido di nefasti presagi: per te, per la Sinistra,
e per un Paese le cui forze sono ormai ridotte al lumicino.
Nessun commento:
Posta un commento