“Buongiorno a tutti i lettori del blog, ai quali corre l’obbligo
di presentarmi ufficialmente. Il mio nome è Franco, Franco T. per l’esattezza,
anche se in verità mi chiamo Giuseppe e l’appellativo non è uno strano vezzo
personale ma mi è, anzi ci è stato appioppato solo poco tempo fa.
Ma davvero qualcuno tra di voi pensava che avremmo potuto
portare al governo quegli squinternati dei grillini con il rischio che ficcassero
il naso nei nostri affari ? Eppure il coro di voce che si levava dalla base era
forte e chiaro: niente alleanza coi 5 Stelle perché loro rappresentano il nuovo
fascismo ergendosi a fautori di una campagna moralizzatrice utopica e banale
come i punti del loro programma; e dunque perché lagnarsi ora che abbiamo
stretto alleanze col vecchio nemico (scusate, mi scappa una risatina), quello
contro cui avete sempre votato ma nelle braccia del quale ci avete spinto con l’intransigenza
dimostrata verso i Pentastellati ?
Voglio però essere chiaro, almeno questa volta, con tutti
voi e liberarvi da un peso che, dai vostri commenti, pare gravarvi sulla
coscienza come un macigno insopportabile: tutto quello che è successo era già scritto
ed il copione è stato perfettamente rispettato. Certo, avessimo vinto con un
altro margine ci saremmo potuti risparmiare questo governo di larghe intese
lasciando fintamente all’opposizione il Cavaliere e i suoi vassalli, fintamente
perché nessuno di noi, se non piccole e sparute frange, si è mai sognato di
estrometterlo dai giochi con il rischio di mandare a puttane anni e anni di
intrallazzi politici e non.
E a proposito del Cavaliere: visto come stanno volando le
sue aziende ? E chissà cosa succederà quando lo nomineremo senatore a vita dopo
aver furbescamente evitato la trappola grillina della sua ineleggibilità,
magari rilanciando sul tappeto verde un DDL che rischia di cancellare dalla
mappa politica il Movimento stesso.
Ma davvero pensate che noi voteremo la sua ineleggibilità ?
Ragazzi, ma siete fuori ? Per vent’anni non vi siete accorti di questo problema
ed ora pensate che tocchi a noi risolverlo ?
Una cosa però ve la voglio dire, in tutta franchezza: voi
che ci criticate ed attaccate non avete la benché minima idea di quanto sia
difficile fare politica a certi livelli.
Da una parte la base che urla, si contorce inutilmente in cervellotiche elucubrazioni senza aver ancora capito che delle loro lamentele, dei loro
piagnistei a noi poco interessa (e non fidatevi cari amici delle sirene che
promettono cambiamenti perché questi mai arriveranno); dall’altra dobbiamo
rispondere al vero potere che ci comanda, a quelle oscure ed indicibili forze
che del vuoto della politica si sono abbeverate agitandoci al vento come
marionette, burattini senza fili, limoni da spremere e da buttare quando il
succo è stato completamente estratto.
Ma pensate veramente che noi si possa decidere qualcosa in
autonomia ? Siete convinti che abbiamo tutto questo potere ?
Noi, voi, viviamo un Thruman Show dove l’occulto regista ci
permette di gestire un piccolo orticello e magari di ingrassarci come vitelli
da carne fino a quando a lui conviene e fino a quando non decidi di ergerti a
difensore della libertà.
E’ per questo che i 5 Stelle, se non li convinceremo con le “buone”,
dovranno restare fuori dai giochi: ma vi ricordate negli anni 90 la furia
leghista che stava per abbattersi sulla politica ? Ecco, quell’onda
rivoluzionaria fu prima incanalata, poi comprata con quattro denari e infine
ridotta a drappello utile per tenere in mano punti nodali della scacchiera con
qualche innocua manifestazione folkloristica a contorno.
E SEL, usata per prendere quel fondamentale premio di
maggioranza e subito sdoganata al miglior offerente ?
Sel, Fratelli d’Italia, Lega: frammenti di quorum sparsi e
che ora torneranno utili per quelle commissioni che spetterebbero di diritto
all’opposizione, riuscendo così a salvare apparenze e facciata.
Ora vi lascio, cari lettori, con i vostri dubbi che potranno
essere fugati solo se sarete in grado di rileggere, senza paraocchi o schemi
predefiniti, la storia della nostra democrazia: ma so già quanto sarà
difficoltosa questa operazione per colpa di tutto quel veleno che, in questi anni, vi
abbiamo iniettato nelle vene.
So che penserete che queste righe sono il frutto di una mano
paranoica e visionaria, ma se scaverete nel profondo della vostra anima
troverete tante, troppe drammatiche corrispondenze alla realtà che stiamo
vivendo, una realtà aleatoria come il segno a matita che avete pensato di
mettere su un simbolo e su un nome che, comunque appaia, sarà sempre lo stesso.
Salve a tutti amici, sono Franco T., tiratore scelto che
nelle segrete di un’urna ha sparato contro la vostra libertà.
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