Nella domenica che potrebbe sconvolgere il campionato, con
il Milan che inopinatamente crolla a Palermo ed Inter e Napoli che tornano
violentemente a soffiargli sul collo, la prima pagina va, per onore di cronaca
e per meriti indiscutibili, a due “vecchietti” terribili del nostro calcio, due
autentici vessilli che hanno in comune, oltre ad una carta d’identità che
purtroppo li sta avviando verso l’inesorabile oblìo, una classe sopraffina e la
capacità di far innamorare ancora le folle pallonare.
Francesco Totti ed Alessandro Del Piero spesso sono stati
comparati non solo squisitamente sul piano tecnico, ma anche e soprattutto su
quello caratteriale; un dualismo forse più nelle corde di quotidiani volti alla
frenetica ricerca di una qualche notizia che riempisse pagine vuote di novità
che non negli atteggiamenti e nelle parole dei due protagonisti assoluti di un
presente calcistico povero di personaggi e ricco di pseudo campioni che, tali,
non lo saranno mai.
Francesco sfata il tabù Firenze (mai aveva segnato nella
Capitale del granducato di Toscana) ed entra, meritatamente, nel gotha del
calcio italiano con i suoi 201 goal: un traguardo permesso a pochi, una
compagnia da far venire i brividi nel solo rileggere gli epici nomi. Non si
fermerà lì, ne siamo sicuri; anche se la sua capacità realizzativa è stata
minata dai recenti infortuni, il vero Re di Roma può ambire a scalare ancora il
vertice di quella classifica, sino a scalzare dal podio il duo Altafini –
Meazza fermatosi alla significativa quota di 216 reti.
Ma se la scena domenicale è meritatamente sua, di certo non
può passare inosservato l’ennesimo capolavoro dell’Alex bianconero, ancora una
volta decisivo, ancora una volta trascinatore di una squadra che nelle fattezze
ricorda sempre più la sgangherata Armata Brancaleone. Il goal al Brescia non
regala solo 3 punti alla derelitta Juventus: è un messaggio chiaro verso quei
compagni arruffoni che distruggono quanto lui di buono crea ed è un invito ad
un Mister sempre più sull’orlo del precipizio a puntare sulla sua classe per
rendere meno amara una stagione a dir poco disarmante.
Quello che però salta agli occhi, nelle gesta dei due
fuoriclasse, è quanto poco ci sia, alle loro spalle, nell’italico panorama
pallonaro; portatori di un’eredità che rischia di cadere nel vuoto assoluto e
nella mestizia di un calcio sempre più nelle mani dei mercenari d’Oltralpe.
Tutti i video della carriera della leggenda Del Piero anche ieri decisivo contro il Brescia! http://atipicisportivi.wordpress.com/2011/03/21/alessandro-del-piero-biografiavideografia/
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