Eh no, cara signora Angiolini, questo proprio non dovevi farlo. Perché esporti
così, contro colui che ha indirettamente contribuito al tuo processo di
beatificazione televisiva facendoti elevare tra migliaia di ragazzine
starnazzanti che cercavano in Non è la Rai la strada per un facile successo?
Perché criticarlo apertamente ad Anno Zero, l’oscura terra
nemica che prima o poi vedrà la fine, ed ergerti, come mamma e come donna dello
spettacolo, contro la paranza delle Olgettine in difesa della dignità della donna
?
Paparazzata in siffatto atteggiamento con il giovine Bellocchio, ecco la
vendetta infangatrice esposta al pubblico ludibrio sul Vangelo dei giorni
nostri, quel “Chi” che tanto ha a cuore le vicende e nefandezze
altrui.
Ora ci penserai bene ad attaccarlo ancora; ora rifletterai
sulla tua calata in terra ostile a difesa della donna ferita, perché come può
una donna che tradisce il suo uomo ergersi a palladina della moralità ?
Ed il fiero Alfonso, che già immaginiamo con sul petto l’ennesima
coccarda conferitagli dal suo Vassallo, ancora una volta ha colpito nel segno.
Non c’è segreta effusione che gli sfugga o storiella piccante da riversare sui
pregiati divani milanesi della Toffanin o di qualche altra insigne presentatrice;
perché lui è unico, spietato, il vero Torquemada di questa nostra derelitta
società.
E chissà mai quali altre straordinarie avventure ci
aspettano, magari scovate tra le Olgettine ribelli che potrebbero causare
problemi al padrone in sede giudiziaria.
Già, il caso Ruby: ma si terrà mai in Italia questo
processo ?
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