Li hanno simpaticamente etichettati come i “Terribili Vecchietti”, ma al di là di
non esserlo, non esiste età per chi pratica ed insegna lo sport con la stessa
passione con cui lo fanno loro. Mario Burzio, Gian Piero Gallo, Alberto Peirano
e Mario Peirano sono quattro conosciutissimi ed apprezzati Maestri di uno degli
sport più affascinanti e al contempo difficili da praticare: il Karate.
Uno
sport che non è solo pura attività fisica, applicazione di tecniche e ore e ore
di palestra: è disciplina, è cultura, è la mente che lavora in sintonia con il corpo in un insieme armonico che lascia a bocca aperta il neofita che si
avvicina a questa straordinaria arte.
E i quattro Peter Pan del saluzzese ne
sono stati maestrali interpreti in quel di Giaveno, nel sabato dedicato alla
festa del papà, in una gara internazionale per veterani.
Ha aperto Alberto Peirano classificatosi terzo nella gara
Kata, che tradotto per i non addetti ai
lavori è un succedersi di tecniche di parata e attacco prestabilite contro più avversari immaginari e forme.
E’ poi toccato a
Mario Burzio ottenere il medesimo piazzamento nella gara di Kumite, il combattimento vero
e proprio contro un avversario; ma l’apoteosi finale, il vero sigillo ad una giornata indimenticabile, arrivava dalla prova a squadre dove
Alberto Peirano si riuniva con Mario e con Gian Piero Gallo per ottenere uno
straordinario e prezioso successo.
Una vittoria
importante, che ancora una volta premia la qualità di un movimento che nel
saluzzese vive sull’impegno costante e sulla dedizione di questi quattro
straordinari ed inossidabili moschettieri; e per lo scribano , almeno per una volta, la gioia di poter decantare le gesta non di giocatori di fama mondiale, ma di grandi uomini di sport.
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