“Per storica azienda di comunicazione, con sedi in tutto il
mondo, cercasi affermato Manager per ruolo di Responsabile Gestione delle
Risorse. Il candidato riporterà direttamente all’A.D. (Alto Divino) dell’azienda
e sarà assunto con contratto a tempo indeterminato (tiè Fornero) con
retribuzione annua lorda da definire.
Per ricoprire adeguatamente il ruolo si richiedono:
disponibilità a viaggi e trasferte, elevate doti relazionali, capacità di
problem solving, conoscenza di almeno sette lingue (fondamentale il Latino).
Si richiedono inoltre elevate competenze economico
finanziarie, gestione dell’occulto, occultamento del gestito, capacità
divinatorie e ampie conoscenze in campo politico – sociale.
Il candidato dovrà possedere Laurea in Economia e Commercio o Teologia (non
indispensabile) ed una consolidata esperienza di almeno 10 anni nel settore di competenza”.
Sarà questo l’annuncio che apparirà a breve su Monster o
qualche altro sito di ricerca di personale ?
Al di là dell’ironia, l’annuncio delle dimissioni di Joseph
Ratzinger lascia sbalordito l’intero mondo, aprendo il varco ad una domanda
che, temo, non avrà mai risposta: perché ?
Perché un Papa si dimette ? Perché l’uomo più potente del
mondo lascia il dorato incarico come un qualsiasi capetto di qualsivoglia azienda ?
Le illazioni si sprecano, le certezze si consolidano, la
realtà, però, sarà come sempre celata dietro al velo dell’omertà e del silenzio
che ha tristemente caratterizzato gli ultimi drammatici anni della chiesa
cattolica.
Si dice che il Papa sia “stressato”, e la speranza che non
vi siano dietro ragioni di salute sono concrete perché questo, al di là di
essere o non essere credente, spiace.
Ma che cosa ha portato questo stress ? Una crisi economica
che rischia di scoperchiare il pentolone dello Ior, i tanti, troppi casi di pedofilia malamente
celati, oppure, più semplicemente, l’impossibilità di una persona nell’evitare
non solo il declino della chiesa in questi anni ma anche a combattere forze più
o meno occulte che l’hanno allontanata dalla via principale ?
Ora che Joseph lascia, la dietrologia è pronta a scatenarsi.
E non potrà essere altrimenti viste le troppe nefandezze occultate nelle
segrete del Vaticano a discapito di quella trasparenza che lo stesso
cristianesimo non solo predica ma consolida nella figura del Figlio di Dio; un
Gesù violentato troppe volte in questi ultimi tempi, ucciso ogni qual volta un
bimbo subiva le angherie del prete di turno o lo stesso non offriva aiuto a chi,
misericordioso, lo chiedeva preferendo la vil tangente all’anima perduta, l’amicizia
potente al povero bisognoso, l’opulenza della ricchezza alla cristiana povertà.
E ci sarà (e come farceli mancare) di nuovo spazio per gli
iettatori da fine del mondo: il papa nero, i Maya, le rivelazioni di Fatima e tante
altre amenità che non spostano di un centimetro l’obiettivo su un’insindacabile
verità: la chiesa, ormai, è sprofondata nel fango, e solo il miracolo di pochi
volontari per bene potranno riportarla al ruolo di amore, solidarietà e
speranza che gli compete.
Auguri, dunque, al futuro Papa anche se dubito che riuscirà
nel compito ingrato di ridare alla chiesa quel potere spirituale che, per
bramosia di terrena ricchezza, ha completamente svenduto.
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